Bocciati gli emendamenti per il Convitto Delfico: promesse di impegni futuri, ma scontro acceso in consiglio regionale.
La vicenda del Convitto Delfico di Teramo ha vissuto una giornata cruciale in consiglio regionale, con toni accesi e decisioni che lasciano l’amaro in bocca. Il consigliere regionale Giovanni Cavallari, rappresentante del territorio, ha tentato fino all'ultimo di far approvare un emendamento da 500 mila euro per coprire le spese sostenute da Comune e Provincia a seguito del sequestro dell’istituto. Tuttavia, il suo tentativo si è infranto contro il "niet" secco dell’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri, che in aula ha dichiarato senza mezzi termini: “I soldi a copertura non ci sono”.
Uno scontro in aula: Cavallari contro la maggioranza
Cavallari ha provato a ottenere consenso, discutendo in aula con figure di spicco della maggioranza, come il consigliere Paolo Gatti e gli assessori Roberto Santangelo e lo stesso Quaglieri. Nonostante i suoi sforzi, il dialogo non ha portato i risultati sperati. L’assessore al ramo, Roberto Santangelo, ha promesso: “Ci impegneremo nei prossimi consigli per trovare una soluzione e sostenere i ragazzi del Delfico”, un’affermazione che però non ha smorzato il malcontento.
A cercare di salvare la situazione è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale, di Forza Italia come Santangelo, dichiarando: “500 mila euro non sono una grossa cifra, mi impegno personalmente a trovarli”. La sua promessa ha generato un momento di tensione, sottolineato dall’ironia del presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha sorriso sarcasticamente dalla sua posizione, lasciando intendere che la questione non fosse così semplice come descritta.
La bocciatura degli emendamenti
Alla fine, sia l’emendamento sul Delfico che quello relativo ai fondi per il Premio Di Venanzo (15 mila euro) sono stati respinti, lasciando Cavallari con una giornata difficile alle spalle. La mancanza di fondi e il rinvio di ogni decisione concreta hanno fatto emergere una spaccatura politica e un'incapacità di trovare soluzioni immediate per una vicenda che coinvolge studenti, famiglie e l'intero territorio.
Provincia avanti con i prefabbricati
Parallelamente, la Provincia di Teramo ha fatto un passo avanti. Il dirigente tecnico Francesco Ranieri ha firmato una determina per avviare la fornitura e posa di strutture modulari prefabbricate, con una spesa complessiva di 1,342 milioni di euro, finanziata in parte dai fondi del Commissario per il Sisma 2016. Il presidente provinciale, Camillo D’Angelo, ha dichiarato: “Stiamo cercando tutte le strade possibili per garantire una sede temporanea al Convitto, consapevoli che la soluzione alberghiera non risponde alle sue funzioni primarie.”
Il progetto prevede una struttura temporanea che includa posti letto, mensa e refettorio, per ripristinare le principali funzioni del Convitto. D’Angelo ha aggiunto che, nel frattempo, si sta lavorando all’istanza di revoca del sequestro, seguendo il percorso indicato dai periti incaricati.
Promesse senza certezze
Nonostante le dichiarazioni e i piani, la questione del Convitto Delfico rimane aperta. La Regione non ha fornito fondi immediati, lasciando la Provincia e il Comune a gestire una situazione complicata. Il destino dell’istituto, fondamentale per il territorio, resta legato a promesse che, per ora, mancano di risposte concrete.