Scontro politico in Abruzzo: D'Amico sfida Marsilio sulle proteste al Consiglio regionale

07 Aprile 2025   11:48  

Il Consiglio regionale dell'Abruzzo è stato recentemente teatro di manifestazioni che hanno suscitato un acceso dibattito politico. In risposta alle dichiarazioni del presidente Marco Marsilio, che ha ipotizzato azioni legali contro i partecipanti alle proteste, il consigliere Luciano D'Amico ha assunto la piena responsabilità dell'accaduto.

D'Amico, in una lettera aperta, ha dichiarato: "Presidente Marsilio, non perdere tempo a visionare i filmati per denunciare i cittadini abruzzesi che hanno manifestato in Consiglio regionale, ma denuncia me. La responsabilità è solo mia". Ha spiegato di aver invitato personalmente i cittadini presenti all'Emiciclo a entrare nell'Aula consiliare nella parte riservata al pubblico, sottolineando che il Consiglio regionale è "casa loro".

Il consigliere ha evidenziato che la manifestazione si è svolta in modo pacifico e ha ricordato di aver precedentemente facilitato l'ingresso di una scolaresca per una visita istituzionale. Ha inoltre menzionato l'intervento dei Giovani Democratici nel ripulire l'Aula consiliare dopo le proteste, come segno di rispetto verso le istituzioni regionali.

D'Amico ha criticato le dichiarazioni di Marsilio sulle denunce, definendole una distrazione dai reali problemi della regione, come la sanità e l'aumento delle tasse. Ha accusato il presidente di utilizzare "armi di distrazione di massa" per deviare l'attenzione pubblica dalle questioni sociali urgenti.

Il consigliere ha concluso la sua lettera esprimendo la volontà di affrontare eventuali procedimenti legali, ribadendo l'importanza della trasparenza e della correttezza nell'amministrazione del denaro pubblico.

Questo episodio evidenzia le tensioni politiche attuali in Abruzzo e solleva interrogativi sul rapporto tra istituzioni e cittadini, nonché sulla gestione delle manifestazioni pubbliche all'interno delle sedi istituzionali.


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