La Provincia di Chieti contesta il piano di dimensionamento scolastico della Regione Abruzzo, evidenziando criticità procedurali e tecniche, e presenta ricorso al TAR.
La Provincia di Chieti ha intrapreso un'azione legale contro la Regione Abruzzo, depositando un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) riguardante il piano di dimensionamento scolastico per l'anno 2025-2026. Il presidente della Provincia, Francesco Menna, ha dichiarato che la decisione è motivata da diverse problematiche sia procedurali che tecniche riscontrate nel piano regionale.
Tra le principali criticità sollevate, vi è l'assenza di criteri chiari e trasparenti per la riorganizzazione della rete scolastica e la mancanza di un'analisi territoriale aggiornata. Quest'ultima avrebbe dovuto considerare aspetti come le dinamiche demografiche, i bacini d'utenza e le specificità delle aree montane e interne. Inoltre, Menna sottolinea le tempistiche ristrette e la carenza di concertazione con gli enti locali e le istituzioni scolastiche coinvolte, elementi che violerebbero i principi di leale collaborazione e trasparenza amministrativa.
Un punto focale del ricorso riguarda l'iniquità nella distribuzione dei tagli alle autonomie scolastiche, che sembrerebbero penalizzare maggiormente il territorio chietino rispetto ad altre province abruzzesi. In particolare, si evidenziano accorpamenti non concertati, come quello degli istituti scolastici di Vasto, destinato a creare un istituto con migliaia di studenti, e l'unione dell'Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria con il comprensivo di Quadri, oltre agli istituti di Miglianico e Ripa Teatina. Tali decisioni sarebbero in contrasto con le esigenze espresse dai territori interessati.
Il TAR dell'Aquila ha fissato per il 12 febbraio l'udienza in cui verrà discussa la sospensione cautelare della determina della Giunta regionale n. 782 del 26 novembre 2024, richiesta in via d'urgenza dalla Provincia di Chieti. In preparazione a questa udienza, il presidente Menna terrà una conferenza stampa il 6 febbraio per illustrare i punti salienti del ricorso.
Menna conclude affermando che questo ricorso nasce dalla necessità di tutelare il diritto delle comunità locali a essere parte attiva nei processi decisionali. La Provincia di Chieti continuerà a impegnarsi per garantire una pianificazione che rispetti i principi di trasparenza, collaborazione istituzionale e salvaguardia dei diritti degli studenti e delle famiglie.