La Polizia di Pescara ha trovato una busta contenente sostanze stupefacenti e munizioni, scoperta in un campo abbandonato vicino alle abitazioni del quartiere Rancitelli.
Un'operazione di polizia a Rancitelli, quartiere di Pescara, ha portato al rinvenimento di un ingente quantitativo di droga e proiettili, celati in un terreno incolto, facilmente accessibile e a pochi passi dalle abitazioni. La scoperta, avvenuta grazie alla segnalazione di un residente, ha messo in luce ancora una volta il fenomeno del traffico illecito in una zona ad alta densità abitativa.
Gli agenti della Polizia di Stato di Pescara, diretti dal dirigente Pierpaolo Varrasso, hanno setacciato l'area e trovato due buste nascoste tra i cespugli. Una di queste conteneva circa 100 grammi di sostanze stupefacenti, tra cui hashish, cocaina ed eroina, tutte già confezionate per il commercio. L'altra busta, invece, nascondeva 72 proiettili di vario calibro, in buono stato di conservazione, segno che erano stati nascosti recentemente.
A seguito della segnalazione di un residente del quartiere, che ha notato due buste sospette abbandonate tra la vegetazione, la polizia ha subito avviato le indagini. La zona, caratterizzata da un ampio spazio aperto, è adiacente a diverse abitazioni, rendendo la scoperta ancora più preoccupante. Nonostante l’intensivo controllo, che ha incluso anche l’utilizzo di unità cinofile specializzate per il ritrovamento di esplosivi, le forze dell'ordine non hanno rinvenuto altre armi.
Quella di ieri non è la prima volta che in questa area vengono ritrovati narcotici o materiale militare abbandonato. Già in passato, infatti, la zona è stata teatro di altre scoperte legate al traffico di stupefacenti e armi. Alcuni mesi fa, in via Imele, era stato trovato un caricatore di armi da fuoco nascosto sotto un mattone, segno che il fenomeno della criminalità organizzata potrebbe essere radicato nel quartiere.
L'episodio di ieri, purtroppo, evidenzia ancora una volta il problema della sicurezza e del traffico illecito di sostanze e armi a Pescara, fenomeno che continua a preoccupare residenti e autorità. La polizia, tuttavia, ha confermato l'avvenuto sequestro del materiale trovato, avviando le indagini per risalire ai responsabili di tale deposito di materiale pericoloso.