Approvata oggi a Palazzo Chigi la legge di bilancio 2026, con interventi straordinari su famiglia, imprese, salari e sanità al centro del piano
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla manovra economica che guiderà l’Italia nel 2026. Il vertice nella sede di Palazzo Chigi si è protratto oltre un’ora, segno di un confronto serrato tra le forze di maggioranza. Al termine, la premier Giorgia Meloni ha dichiarato che si tratta di un provvedimento «serio e concentrato su quattro priorità», del valore complessivo di 18,7 miliardi di euro.
Meloni ha ringraziato i membri della coalizione per aver lavorato con compattezza e obiettivi chiari, e ha posto l’accento su misure specifiche: per le famiglie sono destinati 1,6 miliardi in più. Il bonus per le madri lavoratrici sale da 40 a 60 euro mensili, e la prima casa è esclusa dal calcolo Isee entro certi limiti catastali.
Sul fronte della sanità si punta a rafforzare il sistema assumendo 6.300 infermieri e mille medici, con aumenti stipendiali previsti: 1.630 euro per gli infermieri e circa 3.000 euro per i medici nel 2026.
La componente fiscale include un taglio dell’Irpef per il ceto medio (2,8 miliardi stanziati), con detassazione dei premi di produttività e dei turni notturni/festivi. Viene introdotta una superdeduzione del 120 % per il costo del lavoro, che può salire al 130 % per categorie più fragili.
Per le imprese, sono previsti circa 8 miliardi di investimenti e il rifinanziamento di strumenti come il super e iper ammortamento per 4 miliardi. Si valuta anche una rimodulazione della politica di coesione per aumentare le risorse.
Tra le coperture, il governo conta su un contributo significativo da parte del settore bancario e assicurativo, che ha accettato di «dare una mano». Il grosso degli altri fondi deriva da tagli alla spesa dei ministeri e della Presidenza del Consiglio. Non è prevista una tassa sugli extraprofitti bancari, ha spiegato Meloni, ma misure strutturali come l’aumento dell’Irap, nuove regole per crediti dubbi e limiti al riporto delle perdite.
Sul tema pensioni, l’aumento dell’età pensionabile è “sterilizzato”: un mese in più nel 2027 e due in più nel 2028, salvo modifiche parlamentari. Le pensioni minime riceveranno un aumento di 20 euro mensili.
Matteo Salvini ha esaltato la pace fiscale inserita nel testo: «rottamazione finita fino al 2023 per 16 milioni di contribuenti», con pagamenti in 108 rate senza sanzioni. Antonio Tajani, da parte sua, ha definito la manovra condivisa e in linea con le esigenze delle imprese e del ceto medio.
Il leader di Confindustria, Emanuele Orsini, ha accolto con favore l’attenzione al mondo produttivo, auspicando che le misure non siano “monouso” ma si traducano in politiche industriali triennali.
Questa manovra dovrà ora passare al Parlamento e ottenere l’approvazione finale entro fine anno. Le tensioni interne restano, ma il governo punta a conciliare rilancio economico e rigore nei conti pubblici.