Un camper fermo da giorni, nessuna traccia del proprietario polacco e due cani avvistati con lui: soccorsi mobilitati nonostante meteo proibitivo.
Un camper con targa straniera, parcheggiato da giorni nel piazzale di Campo Imperatore, ha fatto scattare l’allarme tra soccorritori e forze dell’ordine. In un luogo frequentato d’inverno da sciatori ed escursionisti, la presenza silenziosa e immobile del mezzo – senza luci accese né movimenti – ha attirato l’attenzione, soprattutto alla luce delle recenti nevicate che hanno coperto l’area del Gran Sasso.
A dare il via alle ricerche è stato il mancato rientro del conducente, un escursionista polacco, identificato grazie a un contratto di noleggio rinvenuto all’interno del veicolo. Si tratta di K.B., 44 anni, che secondo le prime verifiche sarebbe arrivato sul posto lo scorso 19 novembre. Le telecamere di videosorveglianza del piazzale lo mostrano mentre si allontana dal camper insieme ai suoi due cani. Da quel momento, nessun altro segnale.
Sul posto si è mobilitato un imponente schieramento di soccorso: il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, le unità del SAGF della Guardia di finanza e i vigili del fuoco, coadiuvati dai carabinieri della stazione di Assergi. Le operazioni sono tuttavia rese estremamente difficili dal maltempo, con venti tempestosi che impediscono il decollo degli elicotteri e la quota sommersa sotto spessi accumuli di neve. I soccorritori sono riusciti a spingersi soltanto verso i rifugi Duca degli Abruzzi e Garibaldi, entrambi trovati vuoti.
Per chiarire ogni possibile pista, i carabinieri hanno rotto un finestrino del camper per verificarne l’interno. Nessuna traccia dell’uomo, ma è stato ritrovato un telefonino, che potrebbe non essere l’unico in suo possesso. Un dettaglio che complica ulteriormente l’ipotesi sulla dinamica della scomparsa.
Nel frattempo, le autorità stanno tentando di contattare i colleghi polacchi per verificare se sia stata presentata una denuncia di scomparsa da parte dei familiari. Le ricerche riprenderanno oggi, condizioni meteo permettendo, in un contesto in cui ogni ora trascorsa rende il quadro più incerto e il mistero sempre più fitto.