"Lavori di Messa in Sicurezza Antisismica Inadeguati: Sentenza con Formula di Prescrizione"
Sette imputati coinvolti nella vicenda relativa ai lavori di messa in sicurezza antisismica in due scuole superiori di Sulmona, eseguiti dopo il terremoto dell'Aquila del 2009, sono stati prosciolti con la formula del "non doversi procedere per intervenuta prescrizione". La situazione emerse nel 2014, quando il comandante del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila, Roberto Prosperi, rivelò gravi carenze nelle strutture, mettendo in evidenza l'assenza o la scarsa efficienza dei dispositivi antisismici fondamentali.
Le scuole coinvolte furono l'Istituto tecnico commerciale "A. De Nino" e l'Istituto tecnico per geometri "R. Morandi". Gli accertamenti delle Fiamme Gialle portarono al sequestro di due corpi di fabbrica in seguito a un provvedimento del Gip del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Garganella, su richiesta dei Pm Stefano Gallo e Roberta D’Avolio.
La conclusione del processo ha visto un'unica condanna: una sanzione amministrativa di 60mila euro inflitta alla società capogruppo dell’Ati aggiudicataria dell’appalto per la messa in sicurezza delle scuole. Quest'ultima è stata accusata di aver ricevuto finanziamenti dalla Provincia per lavori che non sarebbero stati eseguiti e di non aver corrisposto i pagamenti alle società subappaltatrici.