Secinaro,arroccato a 859 metri di altitudine, su
un colle della Valle Subequana, è noto come il paese dei mulattieri e
dei tagliatori di ghiaccio, figure quasi estinte dell'artigianato di un
tempo.
La festa di S. Antonio Abate, il 17 gennaio, trasporta il visitatore in un'atmosfera di altri tempi. La fedeltà al passato rende la rappresentazione particolarmente suggestiva,
distinguendola da altri festeggiamenti diffusi nella zona in onore del
Santo. Protettore degli animali, S. Antonio era oggetto di culto già
mentre era in vita. L'iconografia tradizionale, lo raffigura con la
barba lunga, la testa coperta dal cappuccio del saio, il bastone tau,
ricurvo e arricciato all'estremità, un campanello e un maialino ai
piedi.
Gli abitanti di Secinaro sono fortemente legati alla montagna,
sulla quale un tempo si traevano le principali risorse di un'economia a prevalenza agro-silvo-pastorale. Considerato luogo di eccellenza del massiccio del Sirente, il Comune di Secinaro è oggetto di attenzione per gli amanti e i difensori della montagna,
ed è anche sede della Comunità Montana Sirentina.
Un soggiorno a
Secinaro concede al visitatore, la possibilità di immergersi in un'atmosfera di altri tempi e di godere la piacevolezza dei suggestivi panorami che si aprono su questo territorio.
regia: Gianfranco Di Giacomantonio
durata 11'
Buona visione