Secondo interrogatorio per Boschetti: "nessuna tangente"

Sanitopoli

25 Luglio 2008   13:00  
"Nessuna tangente ma solo il pagamento in ritardo, con molto ritardo, di una fattura emessa per prestazioni professionali come legale". Cosi' si e' difeso oggi, nel carcere di Lanciano, l'ex assessore e consigliere regionale, Antonio Boschetti, nel corso dell'interrogatorio, da lui richiesto, con i pm della Procura di Pescara ( Trifuoggi, Bellelli e Di Florio). Assistito dall'avvocato Giovanni Cerella, Boschetti, secondo quanto riferito dal suo legale, avrebbe fornito anche altri elementi di discolpa. Boschetti, insomma, avrebbe riferito ai magistrati, di aver capito anche le ragioni delle " sollecitazioni subite dall'alto" per l'urgente approvazioni di alcuni atti relativi al 2004. " Ha capito tali ragioni - ha spiegato l'avvocato Cerella - solo dopo aver letto l'ordinanza di custodia cautelare". L'avvocato Cerella ha presentato istanza di scarcerazione. (AGI)

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