Sequestro draga al porto di Pescara, Pd: "Subito una soluzione"

12 Dicembre 2011   19:53  

Dopo il sequestro della draga che aveva appena iniziato a lavorare al porto di Pescara, il Pd - attraverso i consiglieri comunali Enzo Del Vecchio e Moreno Di Pietrantonio - chiede che "si giunga con tempi celeri al chiarimento della vicenda e che, conseguentemente, si assumano tutte le opportune iniziative per restituire una struttura portuale importantissima della citta' di Pescara alla sua normale funzione commerciale e turistica. Cio' che ci angoscia - dicono in una nota - e' la prospettiva che anche in questa circostanza possa ripiombare la nebbia che ha avvolto la procedura di ripascimento del litorale sud: e' stato avviato e poi stoppato dalla Procura di Pescara per presunto inquinamento delle sabbie, ma ad oggi non e' dato sapere nulla.

Due situazioni similari che chiamano in causa le analisi dei materiali da dragare che evidenzierebbero valori contrastanti tra quelle svolte per le stazioni appaltanti da parte dell'Arta e quelle commissionate dagli uffici delle Procure di Pescara e L'Aquila. Intanto, in attesa di nuove analisi, controanalisi e verifiche varie il porto muore".

I due consiglieri evidenziano che il procedimento seguito fino ad oggi per il dragaggio e' stato "lungo, anche troppo, e minuzioso da parte di tutti i soggetti competenti, locali e ministeriali", ma "si e' infranto per la possibilita' di una presenza di inquinanti che tutti gli enti di verifica e controllo non sono riusciti ad evidenziare".

Interviene anche Stefano Casciano, segretario cittadino del Pd, il quale e' "certo che la magistratura chiarisca al piu' presto questa vicenda e che finalmente si risolvano i problemi legati al dragaggio. Con il passare dei mesi questo intervento diventa sempre piu' una comica ai danni delle categorie che ne vengono danneggiate. Ancora una volta tutto fermo, centinaia di migliaia di euro spesi e ad oggi nessun risultato".


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