La notizia sarebbe di quelle leggere ed estive se non si fosse tutti terremotati, ma il pettegolezzo, confermato da più parti, è di quelli che lascia stupiti.
Molte coppie, infatti, in barba ai divieti provano "l'eberezza" un po' macabra del sesso tra le case diroccate dal recente sisma.
Alcuni operatori della Protezione civile ci accompagnano tra le case dell'immediata periferia, anche in costruzione, e ci mostrano preservativi usati buttati lì nell'androne dei palazzi.
Loro, gli operatori della Protezione Civile, sono pronti a giurare che "il sesso fra le macerie" si vada sempre più diffondendo in città, pratica forse eccitante, ma sicuramente rischiosa e macabra.
La Polizia, dal canto suo, ci fa sapere che se colti in flagranza si rischia comunque il reato penale in quanto l'ordinanza comunale di inagibilità per tutti gli edifici è acora valida ed inoltre, se non si è residenti nell'immobile, anche la violazione di domicilio, oltre al rischio di crolli per nuove scosse.
