Sevel, Cgil: nel 2014 l'accordo col gruppo Psa potrebbe finire

06 Dicembre 2010   13:48  

La Cgil Abruzzo esprime forte preoccupazione riguardo il futuro della Sevel di Atessa (Chieti), dove si producono in collaborazione con i francesi del gruppo Psa (Peugeot-Citroen) i furgoni Ducato.

Come hanno spiegato questa mattina in conferenza stampa i segretari regionali Gianni Di Cesare (Cgil) e Nicola Di Matteo (Fiom), c'é il rischio concreto che nel 2014, tre anni prima la scadenza del contratto, termini la partnership fra la Fiat (proprietaria delal Sevel) e il gruppo transalpino.

"Se questa voce, rilanciata, anche da una battuta dal manager della Fiat Marchionne - ha detto Di Matteo - fosse vera, il futuro della Sevel sarebbe veramente a rischio. Se oggi si riescono a produrre quasi 200 mila furgoni Ducato, in futuro, in caso di chiusura dell'accordo con i francesi, la produzione crollerebbe, con inevitabili conseguenze sui lavoratori. E questo perché - prosegue Di Matteo - la commercializzazione dei veicoli avviene al 50% fra Fiat e Psa. Per questo chiediamo al Governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, la convocazione immediata di un tavolo di confronto con le parti sociali, la Fiat e il Governo che sta assistendo quasi inerme a tutto quello che sta accadendo in Fiat negli ultimi tempi".

Il segretario regionale della Cgil, Di Cesare ha parlato di quello che era il Piano Industriale per la Sevel. "L'accordo originario non è stato rispettato. Si era parlato di una produzione di 300 mila furgoni, con l'assunzione di almeno 2.000 operai, per superare quota 8.000. Così non è stato, visto che i dipendenti Sevel sono scesi oggi a 6.100 unità, e questo dopo il licenziamento negli ultimi mesi di 1.400 lavoratori. Ma - prosegue Di Cesare - i problemi riguardano anche l'indotto, con ricadute occupazionali pesantissime per un migliaio di operai.

Il problema Sevel - ha concluso il segretario regionale Cgil, Di Cesare - deve essere affrontato subito, e per questo occorre un'azione forte della Regione Abruzzo e del presidente Gianni Chiodi. L'industria abruzzese si regge anche grazie alla produzione automobilistica. Un crollo della produzione rappresenterebbe un colpo mortale per l'economia e il lavoro nella nostra Regione". Secondo gli ultimi dati in possesso della Cgil, nel 2011 dovrebbero uscire dagli stabilimenti della Sevel 200 mila furgoni Ducato. Nell'anno che sta per chiudersi è stata toccata quota 180 mila. Nel 2008 furono invece 250 mila i mezzi usciti dagli stabilimenti della Val di Sangro.


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