Sevel: Ugl, Fim-Cisl e Uil-Uilm non firmano accordo Fiat

22 Febbraio 2011   18:21  

Il sindacato Ugl non ha firmato l'accordo con Fiat in Sevel sui sabati lavorativi straordinari perche' esiste gia' un protocollo d'intesa che regola la gestione degli straordinari. "Abbiamo un contratto nazionale e un protocollo d'intesa che risale al 1985 - ha spiegato il segretario provinciale di Chieti dell'Ugl, Pasquale Di Santo - nel quale sono ricomprese quote di monte ore destinate a straordinario che l'azienda puo' richiedere. Per questo abbiamo ritenuto superfluo firmare il verbale d'intesa dell'8 febbraio scorso". Il direttivo dell'Ugl si e' riunito questa mattina a Lanciano alla presenza del segretario territoriale, Leonardo Di Gregorio, e del segretario generale del comparto metalmeccanico, Antonio D'Anolfo.

 

Non hanno firmato neanche sindacati Fim-Cisl e Uil-Uilm.Lo ha dichiarato il segretario generale nazionale della Fismic, Roberto Di Maulo, a proposito del mancato accordo nell'incontro di martedì 8 febbraio tra Fiat e Rsu dello stabilimento.

"Noi siamo coerenti ed è per questo che i nostri tre delegati hanno firmato l'accordo in Sevel - spiega Di Maulo, affiancato dal segretario provinciale di Chieti della Fismic, Roberto Salvatore - mentre la Fim e la Uilm, che pure hanno firmato insieme a noi gli accordi di Pomigliano e Mirafiori, non hanno fatto altrettanto in Sevel. infatti firmando perderebbero il potere ricattatorio che hanno nei confronti dei capi dell'azienda e il privilegio sul monte ore che garantisce, soprattutto alla Fim, un clientelismo sindacale con i direttivi senza paragoni".

Il segretario della Fismic si riferisce alle 8 ore retribuite che vengono concesse agli operai delegati a partecipare ai direttivi sindacali. "Sono 160 solo in Fim-Cisl, noi - dice Di Maulo - ci fermiamo a 50, i diritti siano tali se non diventano abusi".

In Sevel la Fiat aveva chiesto la garanzia che nei sabati lavorativi straordinari "non venissero effettuati scioperi al solo scopo di impedire il lavoro - spiega il segretario della Fismic - e' una clausola di responsabilità che c'è anche negli accordi di Pomigliano e Mirafiori, ribadendo che non e' assolutamente vietato lo sciopero, un diritto costituzionale del lavoratore".

A proposito della Fiom-Cgil, Di Maulo dice che "fa una questione politica degli accordi, ma almeno dimostra coerenza non firmando ne' a Pomigliano, ne' ad Atessa; ma la Fiom-Cgil - conclude il segretario generale Fismic - farebbe bene a pensare ai veri problemi dell'Italia: il lavoro nero, la sicurezza sul lavoro, lo sfruttamento minorile, i 5.000 lavoratori dell'Inps cancellati da una virgola nel decreto Milleproroghe. Dov'e' la Fiom su questi temi?". 


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