Sevel deve risarcire operaio, gli fu impedito di andare in bagno e si fece pipì addosso

25 Settembre 2019   12:32  

Il giudice del lavoro di Lanciano, Cristina Di Stefano, ha accolto il ricorso di un lavoratore della Sevel di Atessa a cui il 7 febbraio 2017 fu impedito di andare al bagno e si fece la pipì addosso.

Il risarcimento per danni all'immagine è stato quantificato in 5 mila euro. Quel giorno solo due ore dopo il dipendente riuscì a cambiarsi nello spogliatoio.

Il suo legale, l'avvocato Diego Braccioli, spiega "Al dipendente è stato arrecato un concreto e grave pregiudizio alla dignità personale, onore reputazione, dal momento che è stato visto dai colleghi di lavoro con i pantaloni bagnati per essersi urinato addosso. E' sempre stato un lavoratore esemplare e non ha mai avuto un richiamo". L'Unione Sindacale di Base dice "La dignità dei lavoratori non si tocca.

Il Tribunale di Lanciano ha accolto il ricorso del lavoratore che non è stato autorizzato all'abbandono della postazione di lavoro per recarsi ai servizi, condannando quindi la Sevel Spa di Atessa a corrispondere un giusto risarcimento del danno".


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