Sgomberata a Pescara baraccopoli di immigrati clandestini

07 Febbraio 2007   15:53  
Sono le prime ore del mattino, quando gli agenti delle forze dell´ordine coadiuvati dalle unità operative del reparto prevenzione crimine Abruzzo, fanno irruzione nell´area del ex "Fonderia Camplone". In questa zona, tra capannoni e ricoveri di fortuna risiedevano da più di due anni una trentina di cittadini rumeni, tra i quali otto bambini. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale della locale Polizia Municipale, anche mezzi dell´Amministrazione Comunale per procedere alla bonifica dell´area e all´abbattimento delle costruzioni di fortuna. Non è stato facile per gli agenti fermare i clandestini, che colti improvvisamente dal panico, hanno tentato in tutti i modi di fuggire. Tutti i cittadini rumeni sono stati poi accompagnati in Questura per procedere alla loro identificazione e all´accertamento della maternità e paternità dei minori. Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che gli immigrati vivevano in pessime condizioni igienico-sanitarie, in ricoveri di fortuna fatti di baracche, edifici abbandonati privi di porte, finestre e servizi. I residenti si dicono sollevati dall´intervento delle forze dell´ordine in quanto la convivenza era ormai diventata insostenibile e nella ziona si erano verificato un numero di furti superiore alla media."Si lavavano nelle fontane - affermano i residenti - ed espletavano i loro bisogni sotto i nostri palazzi". Dai racconti di chi ha assistito allo sgombero emergono elementi che fanno riflettere sulle problematiche inerenti alle condizioni di vita degli immigrati clandestini e ai problemi di convivenza e ordine pubblico che il fenomeno comporta. Sul terreno liberato dal campo nomadi sorgeranno ora delle più rassicuranti palazzine. VT

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