Simulavano incidenti presentando falsi certificati medici, in 32 rinviati a giudizio

27 Agosto 2013   10:11  

Esibivano certificati medici fittizi che "dimostravano" incidenti mai avvenuti per raggirare alcune compagnie assicurative, ottenendo circa 300.000 euro, ma sono stati scoperti dopo rapide indagini.

Il pm Antonietta Picardi del Tribunale dell'Aquila ha ora rinviato a giudizio ben 32 persone, accusate di truffa ed altri reati nell'ambito dell'inchiesta sui falsi incidenti stradali simulati per spillare soldi all'assicurazione.

Dagli accertamenti eseguiti dagli inquirenti, si é potuto appurare che un espediente sovente utilizzato dagli indagati per certificare tali incidenti artefatti era il ricorso a falsi certificati medici eseguiti in ospedale, riprodotti grazie a certificati di sinistri realmente accaduti ma con generalità sostituite.

Per questa specifica ipotesi di reato sono accusati Fabrizio Iannini, Giovanni Iannini, Petrean Florin Radu, Lucian Gheorghe Vieriu, Francesco Ponziani, Serena Colagrande.

Tra i vari casi, ha destato particolare clamore un falso tamponamento a catena in cui sarebbero risultate coinvolte diverse macchine, in cui i soggetti coinvolti (secondo l'accusa, Fabrizio Iannini, Giovanni Iannini, Domenico Di Marco, Giulia Dosio, Fausto Lancia, Guido Pietropaoli e Carmine Colizza) avrebbero otteuto preventivi per il pagamento dei danni, rilasciati da una carrozzeria, nonostante il parere contrario del perito, su segnalazione di Colizzi, liquidatore di un'assicurazione.

Imputati a vario titolo sono anche Antonella Perreca, Maria Timis, Giuseppe Di Girolamo, Fabio Di Girolamo, Pietro Giacomo Cortelli, Lenuta Gogiia, Carmine Del Papa, Carlo Cimini, Ilenia Tosoni, Giovanni Scipioni, Massimo Del Papa, Alberto Valentini, Antonietta Carducci, Margherita Piccioni, Paola Filipponi, Francesco Bizzarri, Umberto Fusari, Aldo Olivo, Amedeo Fabrizi, Giuliano Di Mario e Dino Scipioni.

 

 


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