Sinistra Critica, Frezza: "La calata dall'alto di Ingroia spiazza, serve progetto politico nuovo"

Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Frezza, portavoce Sinistra Critica Abruzzo

Per un progetto politico e sociale radicalmente nuovo.

La legislatura uscente è stata la prima a vedere, nella storia della repubblica italiana, la completa assenza di parlamentari di sinistra. A mio avviso non si è trattato di un semplice caso dato il percorso catastrofico seguito negli ultimi anni dai vari partiti dell’arcipelago della sinistra italiana; un percorso caratterizzato da aspre polemiche, una diffusa conflittualità, una generale confusione tra strategie “locali” e “nazionali”.

Lo scorso novembre tante donne e uomini, che hanno condiviso negli ultimi anni lotte, iniziative e percorsi comuni, hanno lanciato un appello che aveva l’ambizioso traguardo di unire tante esperienze diverse e riportare in parlamento una rappresentanza qualificata in grado di fare anche “da ponte” a quelle stesse lotte.

L’ingresso dei partiti politici in questo processo promosso dal basso e al di fuori dei soliti apparati e delle segreterie dei partiti ha sostanzialmente deviato quel percorso che doveva condurre a decisioni condivise da coloro che avevano aderito all’appello. Non solo: la decisione di calare dall’alto una candidatura come quella di Antonio Ingroia ha completamente spiazzato tante persone che credevano veramente che si volesse e dovesse decidere insieme non solo programmi e strategie ma anche il candidato presidente.

Questo modo di agire ha ri-messo in fuga tanti che si erano ri-avvicinati alla politica convinti della genuinità di un percorso e della possibilità di poter contribuire personalmente.

Il gran numero di assemblee che si sono tenute in tutto il paese dicono tuttavia che esiste una gran voglia di partecipazione e una generale disponibilità a mettersi in gioco per contribuire a determinare quei cambiamenti che in tanti oggi rivendichiamo.  

Credo pertanto che il percorso tracciato in questi mesi debba proseguire soprattutto dopo le elezioni nella certezza che esista un bisogno non più rinviabile di un rinnovamento reale e profondo del modo di agire la politica, un bisogno che i partiti stentano a riconoscere ma che le esperienze di tanti movimenti e liste civiche stanno dimostrando in tutto il paese.

Anche coloro che hanno preso la decisione di non seguire un’avventura che oggi è solo elettorale, sono certi che occorra dar vita ad un progetto politico e sociale radicalmente nuovo."