Sisma Marsica, Mazzocca dissesto e terremoti priorità Regione

13 Gennaio 2015   13:18  

"Uno straordinario momento non solo di verifica dello stato dell'arte dal punto di vista della ricerca scientifica più avanzata a riguardo. Non solo l'occasione di ritrovare una memoria storica assolutamente necessaria tuttavia spesso smarrita, ma anche di gettare le basi per una strategia capace di attrezzarci a difenderci dai terremoti futuri.

La politica può e deve fare molto, perché ad essa è affidata la traduzione in buone pratiche degli apporti della ricerca e, ovviamente anche la protezione dei cittadini". Lo ha detto oggi, a Pescina, l'Assessore regionale alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, che ha presenziato alla commemorazione dei 100 anni dal terremoto della Marsica.

In tale occasione si è proceduto allo speciale annullo filatelico; il bollo speciale dell'annullo pescinese delle Poste ricomprenderà l'immagine all'uopo realizzata da Giuseppe Pantaleo, scelta dagli organizzatori dell'evento filatelico, ed è indicato come Francobollo ordinario serie tematica "il Senso civico" dedicato allo spirito di coesione nazionale nelle emergenze, in occasione del centenario del terremoto della Marsica.

Sono state, inoltre, presentate alcune cartoline commemorative illustranti "La Storia del Territorio" inerenti Pescina e San Benedetto dei Marsi (e non solo), realizzate, curate e stampate da "Aleph editrice" e da "Il Martello del Fucino", in collaborazione con il Comune di Pescina.

"C' è un fenomeno, in particolare, - ha proseguito Mazzocca - che ha contribuito più d'ogni altro a caratterizzare l'identità profonda della regione: i terremoti.

Essi, con il loro carico di paure e tragedie, hanno inciso nell'intimo del carattere degli abruzzesi, ne hanno forgiato l'anima, l'hanno abituata al senso di precarietà, alla frustrazione di chi non può difendersi da un nemico che colpisce all' improvviso e senza pietà, lasciando increduli e sbigottiti.

È anche per questo che i nostri terremoti, che tra l' altro hanno periodicamente modificato il paesaggio artistico e urbano della regione, sono stati raccontanti con grande partecipazione emotiva da cronisti e scrittori, da Buccio di Ranallo a Ignazio Silone.

Tuttavia è ormai l'ora di abbandonare definitivamente l'atavica e il conseguente atteggiamento fatalista, per sostituirli con la 'coscienza del pericolo', con una 'assunzione di responsabilità' che porterebbe finalmente a convivere nel migliore dei modi con un fenomeno che è parte fondamentale del naturale corso della vita del nostro pianeta. Da questo punto di vista l'impegno dell'assessorato che dirigo è assoluto.

Quella dei terremoti, insieme a alle questioni del dissesto idrogeologico e delle emergenze ambientali in generale, sono la mia priorità. Una priorità che per trasformarsi in azione concreta e positiva, ha bisogno soprattutto del contributo di studiosi e ricercatori".


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