Al centro delle indagini la Casa dello studente: c'è un vuoto sotto l'edificio la palazzina sarebbe stata edificata su un buco, forse su una cava di una ex fabbrica
di GIUSEPPE CAPORALE
L'inchiesta sui duecento palazzi-killer del terremoto dell'Aquila, dopo sei mesi, è arrivata al capolinea: gli avvisi di garanzia sono pronti per essere firmati. E sono tanti. Tantissimi. Forse più di sessanta. A tremare sono tutti i protagonisti della filiera (da chi ha realizzato gli edifici a chi ha rilasciato le autorizzazioni o ha effettuato i controlli), in primis i costruttori, degli edifici dove ci sono state vittime.
Al centro delle indagini c'è - soprattutto - la Casa dello Studente. Con una novità, forse risolutiva per l'inchiesta: c'è un vuoto sotto l'edificio, proprio sul versante che è franato il 6 aprile scorso, sotto il colpo secco del sisma. La palazzina pubblica - divenuta simbolo della tragedia - sarebbe stata edificata su un buco, forse su una cava di un ex fabbrica di medicinali (dove venivano sepolti rifiuti speciali). E potrebbe essere questa la causa della morte degli otto ragazzi travolti dalla macerie.
(in realtà noi di Abruzzo24ore.tv avevamo già ottenuto i documenti fotografici che attestavano l'esistenza di quelle cave e proprio da lì il Procuratore Rossini ha avuto certezza della loro esistenza. Oltre due mesi fa già i nostri lettori ne erano informati grazie alla nostra inchiesta. Fa comunque piacere che oggi un giornale come Repubblica faccia da eco alla nostra inchiesta ndr.)
La visita di Berlusconi
Intanto, oggi, nel giorno del suo compleanno, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi consegnerà ai terremotati 500 alloggi provvisori. Comincerà così - dopo la cerimonia per le prime 94 case in legno ad Onna dello scorso 15 settembre - l'operazione dell'assegnazione delle "casette del Governo" (come vengono definite da buona parte degli aquilani). Mentre il 19 settembre a era stata inaugurata la Cittadella scolastica, con la Smartschool realizzata dalla Mabo Group, antisismica ed energeticamente indipendente.
Oggi, oltre alla seconda cerimonia di consegna, è in programma anche una conviviale con i sedici imprenditori che si sono aggiudicati l'appalto del progetto. La Protezione Civile ha anche annunciato che fino alla fine dell'anno, saranno assegnati 300 alloggi a settimana. Gli appartamenti antisismici sono stati costruiti secondo tecniche innovative ed arredati con mobili e suppellettili di qualità. All'interno, tv con impianto satellitare, tende, ed anche i componenti di arredo, come lenzuola, ferro da stiro e asciugacapelli. Gli assegnatari ad attenderli troveranno anche una bottiglia di spumante e dolci tipici del luogo.
Ma per i terremotati c'è anche la beffa delle macerie. Infatti, molti residenti sono stati costretti a pagare personalmente lo smaltimento dei detriti trovati all'interno delle loro abitazioni, escludendo la possibilità di un eventuale rimborso. "La normativa al riguardo è lacunosa" spiega l'assessore all'Ambiente del Comune dell'Aquila, Alfredo Moroni "stiamo esortando la Protezione Civile a chiarire meglio questo aspetto, per evitare che siano i cittadini a pagare il conto delle macerie...".