Sit in contro il cementificio di Pescara: il Comune sta con i manifestanti

11 Ottobre 2012   18:08  

“L’amministrazione comunale di Pescara ha ribadito stamane il proprio ‘no’ alla permanenza del cementificio sul territorio del capoluogo adriatico.

E lo abbiamo fatto partecipando in prima linea al sit-in promosso con le Associazioni ambientaliste sotto la sede della Direzione generale della Asl, Ente che con Arta, Provincia di Pescara e Regione Abruzzo, dovrà esprimere il proprio parere formale, in sede di conferenza dei Servizi, al rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale chiesta dalla Sacci Spa, proprietaria dello stabilimento.

Sino a oggi solo il Comune ha già formalizzato, lo scorso 4 settembre, il proprio ‘parere non favorevole’ all’AIA: ormai non riteniamo più compatibile quella struttura nel cuore della città, in pieno centro urbano e le indagini compiute negli ultimi giorni dal Wwf e dalle altre Associazioni circa l’entità e la quantità di polveri che ogni giorno fuoriescono dai forni e ricadono su Pescara e nei comuni limitrofi ci stanno dando ragione.

L’auspicio è che anche gli altri Enti interessati esprimano, come il Comune, un parere negativo, sostenendo la nostra battaglia per la delocalizzazione dell’impianto, in modo da salvaguardare i posti di lavoro, tanto più che appena oggi apprendiamo della chiusura, sempre per ragioni ambientali, addirittura di un altro cementificio, situato a Colleferro, che dava lavoro a 200 persone.

Sino all’arrivo dei pareri continuerà la nostra mobilitazione con cittadini e Associazioni: oggi alla Asl, sabato 13 ottobre, dalle 18, con la fiaccolata per le vie cittadine, e poi decideremo come procedere”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco che stamane ha preso parte al sit-in organizzato in via Paolini, sotto la sede della Direzione generale della Asl di Pescara, con, tra gli altri, il Wwf, rappresentato da Augusto De Sanctis, Loredana Di Paola e Guya Marconi, Abruzzo Social Forum, Italia Nostra, Mila Donnambiente e il Comitato No Rifiuti a Fosso Grande.

“Storicamente la nostra maggioranza di governo – ha ricordato l’assessore Del Trecco - è sempre stata contraria alla presenza di un cementificio in mezzo alle case e al centro urbano e la nostra battaglia per la delocalizzazione risale a vent’anni fa. Nel 2006 il Consiglio comunale approvò un ordine del giorno in tal senso a firma dell’attuale vicesindaco Berardino Fiorilli e dell’attuale assessore regionale al bilancio Carlo Masci, all’epoca consiglieri di opposizione.

Ora per la prima volta ci è stata offerta l’occasione di opporci in modo concreto e diretto e l’abbiamo fatto semplicemente esprimendo parere non favorevole al rinnovo dell’Autorizzazione AIA per il trattamento dei rifiuti non pericolosi, e anche alla modifica di quella stessa autorizzazione per consentire il trattamento dei rifiuti pericolosi.

Già tre anni fa abbiamo aperto il Tavolo di confronto con la proprietà, la Sacci Spa, che sarebbe anche favorevole alla delocalizzazione perché consapevole dell’inopportunità della presenza di uno stabilimento di tale impatto sul territorio, ma ha posto il problema dei costi, che però non possono essere un ostacolo.

Poi il tavolo si è interrotto perché la Sacci Spa ha posto in cassa integrazione i 74 dipendenti per un lungo periodo e pensavamo che quello potesse essere il preludio per la chiusura dello stabilimento.

Poi invece è arrivata la richiesta di rinnovo dell’Aia e ci siamo mobilitati e presentati alla Conferenza dei servizi depositando una delibera di giunta ufficiale in cui ci siamo opposti a quel rinnovo. Lo ripetiamo: non è una guerra contro un imprenditore, ma è una battaglia per la salute dei cittadini che non possono continuare a convivere con un cementificio in mezzo alla città, le cui polveri ricadono non solo su Pescara, ma anche su Spoltore e San Giovanni Teatino.

E la nostra amministrazione è decisa ad andare avanti su tutti i fronti e faremo il possibile perché si riesca a giungere all’obiettivo, lo spostamento dell’azienda.

E non per fare speculazioni sul territorio, come alcuni consiglieri del Pd hanno detto, visto che buona parte dell’area oggi occupata dal Cementificio ricade all’interno del Parco Fluviale già in fase di progettazione.

Nei giorni scorsi, nel corso di una serie di incontri tecnici, abbiamo stabilito che a fare da coordinamento per l’organizzazione delle iniziative di sensibilizzazione sarà il Wwf che ha istituito il Tavolo tecnico che sta passando al setaccio tutte le carte già messe a disposizione dal Comune per l’Aia.

Stamane siamo scesi in strada con la prima iniziativa di mobilitazione, ossia il sit-in sotto la sede della Asl, durante il quale le Associazioni hanno svolto anche volantinaggio per informare il maggior numero di cittadini possibile.

In maniera pacifica abbiamo dimostrato la nostra contrarietà, quella del territorio e delle Istituzioni locali, alla permanenza del cementificio in città, auspicando l’espressione non favorevole anche della Asl al rinnovo delle autorizzazioni.

Nel frattempo – ha proseguito l’assessore Del Trecco – è partita la campagna di sensibilizzazione per la fiaccolata di sabato 13 ottobre, che partirà da piazza Alessandrini, dinanzi all’ex Tribunale e si snoderà in via Conte di Ruvo, via Saline, via Tavo, via Lago di Capestrano, via Sacco, via Stradonetto, per giungere in via Raiale, dinanzi al cementificio.

Un’iniziativa simbolica per la quale chiediamo la partecipazione di tutta la città, tutta indistintamente interessata dal problema delle polveri del cementificio che ricadono ovunque, e non solo su una fetta di Porta Nuova. Nel frattempo continuerà a muoversi anche la macchina istituzionale: per i prossimi giorni riuniremo un Tavolo tecnico che vedrà anche la presenza della Regione Abruzzo e della Sacci, per vagliare la possibilità di accedere a fondi europei per agevolare e contribuire allo spostamento dell’azienda”.

 


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