Sito di Bussi, Lagatta rassicura sulla bonifica: "I rifiuti pericolosi andranno in sito esterno"

"Una parte sarà stoccata in zona controllata"

10 Settembre 2014   10:09  

Continua a far discutere la cosiddetta "discarica dei veleni" rinvenuta tempo addietro presso la zona industriale di Bussi sul Tirino, quasi a ridosso del corso del fiume.

L'area necessita di essere bonificata al più presto: al commissario Adriano Goio spetterà l'onere di predisporre gli interventi di pulizia, rimozione e inertizzazione dei sottoservizi della Solvay, alla quale toccherà invece effettuare la ricognizione e mappatura. Previsto anche un intervento per potenziare l'impianto per il trattamento delle acque della falda, del costo di circa 2,5 milioni di euro.

Dopodiché si procederà al cosiddetto "tombamento" dei rifiuti, come ha spiegato il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta: "A bonifica eseguita, l'area sarà ricoperta con una soletta di calcestruzzo per metterla a disposizione di futuri investitori".

L'insieme delle opere nel suo complesso verrà a costare complessivamente circa 60 milioni di euro, due terzi dei quali saranno versati da Goio ed il resto sarà appannaggio della Solvay.

Quanto alla messa in sicurezza del sito, Lagatta ha avuto premura di chiarire che "per quanto concerne le aree esterne 2A e 2B il progetto prevede l'allontanamento in un sito esterno dei rifiuti pericolosi, mentre quelli non pericolosi saranno messi in zona controllata o saranno avviati a discarica esterna autorizzata".

L'operazione sarà realizzata in danno alla Edison, benché contriburanno Goio e la Solvay, mentre la bonifica della megadiscarica di Tremonti sarà completamente appannaggio della Edison.


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