Il Consiglio regionale, su proposta dell’assessore Roberto Santangelo, al fine di garantire le pari opportunità tra uomini e donne nel lavoro, ha approvato un emendamento (inserito nel progetto di legge n. 30) volto a sostenere con una misura specifica le neo-mamme che esercitano la libera professione e sono iscritte ad albi professionali. Spetterà alla Giunta regionale deliberare i criteri e le modalità per l’accesso al contributo. “Ho raccolto la richiesta presentata dal Coordinatore regionale dell’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga), Sara Frattura, che ringrazio, mirata a tutelare la maternità e l’infanzia promuovendo la conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro delle lavoratrici autonome – ha esordito l’assessore alle Politiche sociali Roberto Santangelo -. La norma ha lo scopo di favorire l’occupazione femminile, garantire il welfare e di realizzare l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne in ambito lavorativo, una norma utile dunque a ridurre gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità. Colgo l’occasione per ringraziare la consigliera regionale Antonietta La Porta che ha promosso e sostenuto l’emendamento alla legge 30 approvato nella seduta del Consiglio regionale del 26 novembre. Nel prossimo bilancio andremo a istituire il fondo che sarà ripartito, a partire dall’annualità 2025, in base a criteri specifici e modalità stabilite di concerto con gli ordini professionali. E’ una norma che reputo moderna e all’avanguardia – ha concluso l’assessore – e ha un obiettivo: aiutare le donne a conciliare lavoro e famiglia”.