Spadaccini, botta e risposta con Bertolaso su presunte tangenti

15 Novembre 2010   17:12  

L'imprenditore Giuseppe Spadaccini, arrestato nell'ottobre scorso nell'ambito di un'operazione della Guardia di finanza di Pescara su un giro di evasione fiscale internazionale, avrebbe pagato un milione e duecentomila euro alla società International Press proprietaria dell'Avanti per esprimere la sua "gratitudine" all'editore Valter Lavitola. Quest'ultimo sarebbe intervenuto per affrontare alcune difficoltà nei rapporti che Spadaccini aveva con il capo della protezione civile Guido Bertolaso a proposito di appalti per l'impiego di Canadair gestiti dalla Sorem, società dell'imprenditore arrestato. E' quanto riporta oggi il quotidiano La Repubblica citando un verbale di interrogatorio di Spadaccini davanti al pm di Pescara Mirvana De Serio, la quale ha chiesto a Spadaccini il perché di versamenti così ingenti. "Per gratitudine nei confronti di Valter Lavitola. Avevo ottenuto l'appalto dalla protezione civile per i Canadair- risponde l'imprenditore nel verbale riportato dal quotidiano secondo il quale l'importo dell'appalto sarebbe di 50 milioni - ma Guido Bertolaso voleva farmi fuori. Voleva revocarmi l'affidamento. Sono convinto che lo facesse per avvantaggiare la società Cai nella quale il fratello Antonio - prosegue il giornale ricordando che Antonio Bertolaso è 'colonnello dell'aeronautica ora in forza ai servizi segretì - all'epoca era direttore generale. Bertolaso - dice ancora Spadaccini - non mi metteva in pagamento le fatture". Spadaccini dice poi che l'ormai ex capo della protezione civile "aveva fatto inserire nella Finanziaria 2003 una norma per revocare gli appalti in corso. Una norma ad personam contro di me. Mi dovevo difendere". "Allora - prosegue secondo quanto riportato da Repubblica - chiesi aiuto a Lavitola. Riuscimmo ad ottenere una raccolta di firme di 200 parlamentari a mio favore, Senza Lavitola sarei sparito prima. Il suo intervento è stato fondamentale".

BERTOLASO: MAI FAVORITO NESSUNO

"Non ho mai svolto attività per favorire qualcuno". Così l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso replica all'imprenditore Giuseppe Spadaccini - titolare della società che gestiva i Canadair del Dipartimento, finito in carcere per evasione fiscale - che nel corso del suo interrogatorio avrebbe detto ai magistrati che Bertolaso voleva farlo fuori per "avvantaggiare la società Cai di cui il fratello Antonio all'epoca era direttore generale". Fonti vicine all'ex sottosegretario fanno notare che "non è vero che il fratello di Bertolaso era direttore della Cai quando la Sorem si è aggiudicata l'appalto: rimase infatti alla Cai fino al 2004, mentre la firma del contratto con cui fu assegnata la gestione della flotta dei Canadair alla Sorem è dell'anno 2005". Ed inoltre all'appalto alla società di Spadaccini si arrivò con una gara con procedura comunitaria "e dunque non si capisce come Bertolaso avrebbe potuto svolgere attività d'indirizzo". "L'unico obiettivo che si è sempre cercato di raggiungere - viene sottolineato - è stata la piena efficienza delle flotta dei Canadair, obiettivo dimostrato dai fatti".


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