Speciale White Information, Luciano Fratocchi: l’Italia perde il 15% di titolari d’impresa under 30
Nessuna provincia abruzzese è tra le prime 20 in Italia per tasso di imprenditorialità giovanile.
Nuoro ha guadagnato 49 posizioni dal 2005, Enna 23, Crotone 28. Questo significa che la storia può cambiare. Alcuni motivi, conosciutissimi, sono i seguenti:
• siamo un paese gerontocratico!
• in Italia mancano i venture capitalist!
• il credit crunch non finisce mai!
• fare impresa in tempo di crisi è difficile … figuriamoci per i giovani!
• i tempi – ed i costi - per aprire un’impresa sono biblici!
• le tasse in Italia sono troppe!
• se sei giovane e sei intelligente meglio andare all’estero!
• ma chi te lo fa fare a rischiare diventando imprenditore, meglio un posto fisso … magari nella Pubblica Amministrazione!
• gli imprenditori sono padroni!
• il guadagno è male!
• un fallito è sempre un fallito!
Ma dobbiamo dire che è anche vero, però, che …
• in Italia, gli iscritti in facoltà tecnico-scientifiche non sono in linea con altri paesi occidentali
• laurearsi in lettere – o in un’altra disciplina umanistica - non è incompatibile con il creare un’azienda, specialmente grazie alle tecnologie ICT che moltiplicano la “fame” di contenuti
• spesso non esistono corsi di imprenditorialità neanche in facoltà economico-manageriali
• la teoria dell’università come “ascensore sociale” ha ucciso le Università e la voglia di lavori tecnici
• non si comunicano adeguatamente le storie di “quelli che ce l’hanno fatta” ma si preferisce parlare di “fuga di cervelli”
• se le seconde generazioni di imprenditori non accettano i sacrifici dei padri e delle madri …
• molti giovani non conoscono adeguatamente le lingue (ed oggi il mercato più attraente è spesso oltre-confine)
• “solo chi cade può rialzarsi
(Luciano Fratocchi è Professore Associato di Ingegneria economico-gestionale Università degli studi di L’Aquila)
