Spot di Chiodi: un boom. Ma ora parliamo di occupazione...

La rassegna stampa

25 Novembre 2008   11:43  

Lo strano caso dello spot di Chiodi,  sollevato da abruzzo24ore.tv,  esplode a livello nazionale e oggi tutti i principali quotidiani se ne occupano.

La rassegna stampa:

Su Repubblica a pagina 11 l'articolo di Giuseppe Caporale,  dal titolo "ABRUZZO, L'AUTOGOL DEL CANDIDATO PDL "OFFRIVA LAVORO IN CAMBIO DI VOTI", ricostruisce la vicenda definita dallo stesso Chiodi un errore. A seguire il valzer delle dichiarazioni tra le quali spicca quella, autorevole, di Ottaviano Del Turco che definisce l'iniziativa di Chiodi un metodo clientelare che ricorda i tempi di Remo Gaspari. Sulla stessa linea Franco Marini: " Chiodi -  commenta l'ex presidente del Senato - è una faccia relativamente nuova, ma queste cose sanno di stantio".
Gaetano Quagliarello del Pdl definisce invece "patetici" e strumentali gli attacchi a Chiodi.

Diversa lettura invece quella del Tempo che titola a pagina 7: "ABRUZZO, ATTACCO A CHIODI". Nel pezzo di Fabio Capolla si sottolinea, attraverso le parole di Gianni Chiodi, la buona fede sottesa allo spot: "E' un progetto che vuole ridare speranza ai giovani e rinforzare le piccole e medie imprese abruzzesi. Strumentalizzato da persone che non sanno parlare ai giovani, sepolcri imbiancati che non si sono accorti che il mondo è cambiato". E aggiunge: "Volevamo fare un censimento per un piano formativo, che vuole avvicinare i giovani alla politica, per  cominciare a far capire loro che il futuro non offre sbocchi nel mondo del pubblico, degli enti locali".

"DIETROFRONT DEL CANDIDATO VIA LO SPOT CHE OFFRE LAVORO", così Il Riformista a pagina 16, che all'episodio dedica un articolo a firma di Mario Colombo, che definisce l'episodio "una bufera che ha rovinato la festa per la due giorni abruzzese di Berlusconi".

Scrive invece Paola Orefice, in un lungo articolo sul Messaggero: "E' curioso capire con quanta accuratezza Chiodi ha pianificato il tutto. Racconta all'agenzia giornalistica Amater un collaboratore  del Pdl: " I  giovani collaboratori sono stati convocati giovedì pomeriggio dal comitato elettorale di Gianni Chiodi, siamo stati tre ore nel comitato elettorale di Teramo dove ci hanno spiegato l'evento, come e dove sarebbe avvenuto e perchè. Poi ci hanno consegnato il materiale: striscioni, manifesti, volantini, moduli, casacche con il volto di Chiodi e lo slogan Tutti i giovani del presidente. Salvo poi annullare tutto".

Nonostante il piccolo formato, a fare le cose in grande ci pensa l'Unità,  che dedica quasi interamente la prima pagina alla notizia con il titolo "ROBA DA CHIODI". Dentro, a pagina 11, un'intervista al candidato presidente del Pdl che difende la buona fede dell'iniziativa e un articolo che ripercorre la carriera di Achille Lauro.

"PORTA IL CURRICULUM, VOTA PER ME. ABRUZZO, BUFERA SUL CANDIDATO PDL", così titola a pagina 12 Il Corriere della Sera, dove l'iniziativa di Chiodi è definita un boomerang.

Sulla Stampa Fulvio Milone riporta una dichiarazione di Tonini del Pd che paragona Chiodi ad Achille Lauro che "dava una scarpa prima e una dopo le elezioni".

Sul Il Giornale si sottolinea che Chiodi non ha mai dato l'ok a quello spot. Si è trattato insomma di un errore materiale: nel sito, a causa di uno scambio di dvd, è stato inserito lo spot sbagliato. Il vero spot infatti non conterrebbe la richiesta del curriculum e di nominativo.

Il TG3 con Valeria Ferrante parla di spot inviato a tutte le TV locali poi bloccato dallo stesso Chiodi che fa autocritica e definisce la scela "un errore".



Insomma, è una bufera, che investe non solo la politica abruzzese, ma una questione delicata come il lavoro, o meglio la ricerca di un lavoro per tanti, troppi giovani che non lo hanno.

Come redazione di abruzzo24ore.tv ci siamo limitati a segnalare l'anomalia rappresentata dallo spot pubblicato sul sito del candidato presidente Chiodi. Era una notizia e l'abbiamo data. Punto. A strumentalizzare la vicenda sono stati eventualmente gli avversari politici di Chiodi, come è comprensibile nel bel mezzo di una campagna elettorale.

Il nostro augurio è che ora, chiarito l'equivoco, nelle prossime due settimane di campagna elettorale si torni ad affrontare seriamente la questione dell' occupazione.

Gli ultimi dati nazionali parlano  di 400mila precari a rischio di non riconferma  e anche in Abruzzo la crisi economica rischia di avere effetti devastanti.  Secondo gli ultimi dati nella nostra regione  i contratti precari  sono oltre 200 mila: 69 mila  della durata inferiore ad un mese, 56 mila contratti da uno a tre mesi. 
Il tasso di occupazione maschile è del 70,4%, quello femminile del 44,7%. Aumenta il numero di persone che rinunciano a cercare un posto di lavoro, rassegnati a non trovarlo. A costoro non interessano gli spot, ma un qualcosa che somigli ad uno stipendio,  ad un futuro percorribile, possibilmente senza  doversi inginocchiare davanti al potente di turno.

Ha commentato ieri in Parlamento un deputato del Pdl: "A Chiodi viene fatto un processo mediatico alle intenzioni, il centro sinistra nell'ultimo consiglio, il voto di scambio lo ha invece praticato davvero, stabilizzando in modo incostituzionale centinaia di precari e anche portaborse, distribuendo finanziamenti a pioggia nei vari collegi elettorali". Abruzzo24ore.tv anche di questa vicenda  si è occupato in modo approfondito, e oggettivamente la maggioranza di centrosinistra  ne è uscita fuori con le ossa rotte.
Non stiamo partecipando alla campagna elettorale, la stiamo semplicemente raccontando.

FT

 

 


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