Se il Palazzo tace ed è trasparente come può esserlo la pece, se la carta non vien fatta cantare, non resta altro che affidarci a lei, la Voce di corridoio. Soprannominata anche boatos, rumors, o parresia, ovvero pettegolezzo bello e buono. Di anagrafe incerta, proteiforme nell'aspetto, ha mille orecchie sensibilissime, mille occhi di lince ed altrettante voci. Capta, registra, decodifica le frasi dette a mezza bocca, il fitto e sussurrato parlottìo dei politici e dirigenti che passeggiano a braccetto nel palazzo dell'Emiciclo, e non disdegna di origliare con le mani a conchetta, o con un bicchiere usato a mò di stetoscopio, dietro le porte degli uffici. Informatissima come sempre, ci ha spiegato che la stabilizzazione dei precari e dei portaborse, approvata in consiglio regionale, in un caos non casuale, è solo una bufala pre-elettorale, perché non potrà avere efficacia. E spiega pure che la stabilizzazione dei precari della regione avrebbe un costo di 6 milioni all’anno.
Gentile voce di corridoio, è un piacere incontrarla di nuovo. Ci dica, che idea si è fatta della seduta del 7 novembre? Chi ha votato contro e chi a favore dell'emendamento che apre la strada all’assunzione, con contratto a tempo indeterminato, al personale politico di assessori e consiglieri ?
Guardi… questa volta non ci ho capito niente neanche io. I consiglieri regionali sono stati davvero insuperabili. Abilissimi. Il caos è creativo, si sa. Oltre ai nomi noti che hanno votato contro, come Santoni, Orlando, La Morgia, Evangelista, e De Matteis che si è astenuto sugli altri, mi spiace, non so dire. Pare che neanche il Dirigente competente e lo stesso segretario verbalizzante Caporale, riescano a ricostruire le reali presenze.
Nel merito dei provvedimenti, invece?
Posso dire che tali norme sono state assunte in regime di amministrazione straordinaria , senza il dovuto numero legale appiccicando le norme alla legge sulle fogne che non ne richiede la verifica formale. Questo è incostituzionale e tutti lo sapevano. In un certo senso sono state eluse le procedure ortodosse e quel che è peggio è stato eluso il Decreto Tremonti che fissa sia parametri numerici che finanziari per le stabilizzazioni. Tutti lo sapevano, ma tutti tenevano famiglia.
Arieccola, la parentopoli!
Intendevo famiglia in senso figurato. I politici e dirigenti della regione lavorano quotidianamente con dipendenti precari, anche bravi e preparati, ed è comprensibile che abbiano fatto di tutto per dargli una mano. Con la disoccupazione e i lavori malfamati che ci sono fuori il Palazzo, è umano tentare il tutto per tutto, conquistarsi con ogni mezzo un lavoro sicuro e tutelato.
Anche una voce di corridoio ha un cuore…
Beh, a dirla tutta tra i fortunati ci sono non pochi parenti, amici di famiglia, amici degli amici di consiglieri, funzionari e sindacalisti.
E di costoro che ne sarà? Otterranno alla fine il tanto agognato contratto a tempo indeterminato?
Per la maggior parte temo di no. Il voto è stato una presa in giro dei precari.
Parole forti, si spieghi meglio...
Il decreto Tremonti obbliga gli Enti a non superare nelle assunzioni e negli inquadramenti il 15 % dei pensionati dell’anno precedente. Questo significa che per la regione Abruzzo sarebbero possibili solo una ventina di assunzioni.
Dunque è stata tutta una finta, un’ammuìna, come si dice a Napoli...
Più o meno. Lunedi 17 novembre si sono infatti incontrati i sindacati e l'assessore D'Amico e hanno sottoscritto un accordo che prevede la stabilizzazione progressiva di solo 73 precari, quelli cioè che hanno tre anni di anzianità e la graduatoria per titoli. Ai quali vanno aggiunti 10 posti riservati alle categorie protette, i disabili, che saranno quasi tutti assunti esternamente
E per tutti gli altri 200 precari della regione…
Tutti gli altri dovranno fare i conti reali con i tagli e le regole imposte dal Decreto Tremonti nel quadro ulteriormente appesantito della necessità imposta dal Commissario alla Sanità di un ripiano del debito sanitario anche a scapito del bilancio più complessivo.
Abbiamo capito non ci stanno i soldi. Però i consiglieri ci hanno esplicitamente detto che la stabilizzazione non avrebbe comportato spese aggiuntive...
E bravi gli abbocconi, e voi ci avete creduto?
Beh, si…
Vi hanno detto una bugia: se si dovessero stabilizzare tutti i 260 precari della regione e i 70 cosiddetti portaborse, il costo per il personale aumenterebbe di oltre 6 milioni di euro all' anno. Bisogna sottolineare, infatti, che già le nuove 83 assunzioni considerate a norma, comporteranno un aggravio delle spese per il personale di circa 2,5 milioni di euro l’anno. E a tale cifra va aggiunto un onere ulteriore di circa 1,2 milioni di euro l’ anno per le verticalizzazioni, necessarie a fare posto ai nuovi arrivati.
Ma allora perché i partiti e i consiglieri regionali hanno fatto tutto stò casino...illudendo per di più tanti giovani e validi collaboratori?
Tale incertezza sta consentendo alla partitocrazia di sostenere di fronte alle tante obiezioni ambedue le posizioni… Di volta in volta i candidati possono dire al precario "io c’ero e mi sono battuto per te…”mi raccomando però, ora votami che questa legge va anche difesa con i denti”.
Abbiamo capito: mentre a chi è contrario alla stabilizzazione...
Esatto: lo stesso candidato può dire: Chi, io?", "Ma io non c’ero, non ho partecipato al voto!". Oppure: "Visto che casino? Io ero contro, lo sai, ma non si capiva cosa si stava votando!". Non dimenticando di aggiungere alla fine, ovviamente: "Mi raccomando votami, perché altrimenti questa legge non sarà cancellata e ne faranno anche di peggiori". Ovvio che il giochetto regge a patto che il verbale del voto resti dentro un cassetto.
Lei è sempre preziosa, voce di corridoio! La ringraziamo e la lasciamo al silenzio di questi corridoi.
Ecco, bravi, buona idea. In questi giorni palazzo dell'Emiciclo è semi-deserto, ed è un piacere far riposare le corde vocali e pure il fegato...
Filippo Tronca
Il verbale dell'incredibile voto che ha stabilizzato i portaborse
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