Stefano Mammarella: "Premi riconoscimento del mio impegno"

19 Febbraio 2013   18:21  

Il suo curriculum é davvero considerevole: a livello di squadra di club, un campionato italiano di calcio a 5 vinto nel 2010 ed una UEFA Futsal Cup (grosso modo, l'equivalente della  Champions League) conquistata nel 2011, a livello di rappresentativa nazionale due terzi posti nel 2012, rispettivamente agli Europei in Croazia ed ai Mondiali in Thailandia, ed a livello personale il conferimento, per due anni consecutivi (2011 e 2012), del "Guanto d'oro", quale miglior portiere del mondo di calcio a 5.

Stiamo parlando di Stefano Mammarella, nato a Chieti il 2 febbraio 1984, estremo difensore del Città di Montesilvano dal 2009, dopo aver giocato varie stagioni nel Cus Chieti, che ha ricevuto stamani un ennesimo riconoscimento presso il municipio di Montesilvano. Un ragazzo che, nonostante inanelli premi su premi, si é dimostrato molto alla mano e disponibile, accettando assai di buon grado di rilasciarci un'intervista.

Stefano, inanzitutto complimenti per il secondo "Guanto d'oro" e per il riconoscimento del Comune di Montesilvano. Che effetto provi ad aver ricevuto due riconoscimenti del genere?

"Non posso che essere molto felice ed orgoglioso, ricevere un premio così prestigioso per due anni di fila non é affatto semplice, data la spietata concorrenza di molti altri grandi portieri: vorrà dire che, evidentemente, ho lavorato bene e si é voluto premiare l'impegno che metto in questo sport. Naturalmente, sono molto contento anche per la targa assegnatami oggi qui in Comune, che dimostra l'affiatamento tra la nostra squadra e l'amministrazione".

Quali sono stati i momenti più belli sin qui vissuti in carriera? Ed i rimpianti?

"I momenti che ricordo più volentieri, oltre ai trofei individuali, sono sicuramente i trofei vinti col Montesilvano: il campionato nel 2010, al mio primo anno nel club, e la UEFA Futsal Cup  vinta in Kazakistan nel 2011 contro lo Sporting Lisbona. I più grossi rammarichi, invece, sono sicuramente i terzi posti conseguiti con l'Italia prima agli Europei e poi ai Mondiali dello scorso anno: sicuramente buoni piazzamenti, ma rimane la delusione per aver perso entrambe le volte in semifinale contro la Spagna, che poi ha vinto entrambe le manifestazioni. Dispiace soprattutto perché sono tuttora convinto che avessimo le potenzialità per vincere i due titoli".

Quali sono gli obiettivi del Montesilvano per la stagione in corso?

"Puntiamo decisi a vincere la Coppa Italia, traguardo che finora ci é sempre sfuggito, ma che faremo il possibile per raggiungere. Il 28 febbraio giocheremo i quarti di finale in casa contro l'Asti, e siamo convinti di poter passare il turno, anche grazie alla spinta del nostro pubblico, che non ci fa mai mancare il proprio appoggio. In campionato, invece, abbiamo commesso qualche passo falso e siamo all'ottavo posto, ma il torneo é ancora lungo, la classifica ancora corta e dunque crediamo di poter dire ancora la nostra".

Per quanto invece riguarda i traguardi personali e la nazionale?

"A livello personale sono sicuramente già soddisfatto, ma non appagato: lavoro sempre per migliorarmi. A livello di nazionale, invece, spero di riuscire prima o poi a vincere un Europeo o un Mondiale, magari contro la Spagna, una squadra fortissima e per noi un'autentica bestia nera".

Ti trovi bene a Montesilvano e nel Montesilvano? Mai ricevuto offerte da altre società?

"Mi trovo benissimo sia all'interno della squadra che nell'ambiente che la circonda, soprattutto perché sono cnsapevole di giocare in una società seria ed ambiziosa. Mi é capitato di ricevere altre offerte, ma non le ho prese in considerazione, poiché a Montesilvano non mi manca nulla, ed anzi ho la possibilità di poter continuare a vivere a Chieti con mia moglie e mia figlia, ed aiutare di tanto in tanto la mia famiglia con il nostro forno a Chieti Scalo".

Lorenzo Ciccarelli


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