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FRECCE TRICOLORI SHOW NEL CIELO «Siamo come una orchestra e da terra ci dirige alla perfezione il comandante»
Un tricolore cangiante che si staglia tra il bianco  delle nuvole e l'azzurro del cielo pescarese. Una lunga scìa, preceduta  da acrobazie in volo, manovre ardite e voli radenti sullo specchio di  mare increspato che va dalla rotonda Paolucci alla Madonnina.  L'esibizione aerea delle Frecce tricolori chiama a raccolta migliaia di  persone: curiosi e appassionati di volo acrobatico.
  Lungo i  quattro chilometri del litorale nord, dal confine con Montesilvano al  Ponte del Mare, grandi e piccini, armati di macchina fotografica e  telecamera, o almeno di telefonino cellolare con foto e videocamera,  affollano le spiagge del capoluogo adriatico fin dal primo pomeriggio,  incuranti del tempo incerto. Tutti con gli occhi al cielo, il naso  all'insù per cercare di scorgere i dieci velivoli della pattuglia  acrobatica nazionale. La pioggia intensa, che si è abbattuta sulla città  durante l'intera mattinata di ieri, non ferma la carica dei  fedelissimi, arrivati anche da fuori regione per assistere all'air show,  lo spettacolo aereo tra i più emozionanti ed entusiasmanti al mondo.  Nella calca a ridosso dei palchi e dei gazebo allestiti a largo  Mediterraneo, a pochi metri dalla Nave di Cascella, non mancano accenti  stranieri mescolati all'idioma locale.
  Il maltempo costringe al  rinvio della sfilata delle auto d'epoca, dell'esibizione della Fanfara  dell'Aeronautica e dell'annullo filatelico di Poste Italiane. Ma  l'esibizione aerea può partire e alle 15,30 c'è il lancio sulla spiaggia  dei volantini di Fly Story, che ricordano le celebri gesta nei cieli di  Gabriele D'Annunzio. A sfilare nel cielo di Pescara c'è il meglio  dell'aviazione italiana: aerei da turismo, velivoli ad elica di origine  francese e sovietica, Canadair, la pattuglia danzante dei Blue voltige e  l'elicottero giallo e verde della Guardia di finanza. I bolidi danno  mostra di sé con i caratteristici looping, ossia i giri della morte, le  virate Schneider, estremamente strette, e i voli radenti a pochi  centimetri dallo specchio di mare.
 
 Spazio anche alla simulazione di  un'operazione di ricerca e soccorso in acqua. Un totale di tre ore di  magia, per celebrare al meglio il centenario degli spettacoli  d'aviazione. L'esibizione più attesa dai turisti in vacanza e dai  pescaresi doc è quella delle Frecce tricolori capitanate da Marco Lant.  I nove top gun, ai quali si aggiunge il pilota solista, si rincorrono a  una velocità di punta di 640 chilometri orari. Tutti danno prova di  estro e sprezzo del pericolo, soprattutto tradiscono una buona dose di  sangue freddo, indispensabile per le virate più rischiose e per gli  incroci aerei a circa due metri di distanza. «Siamo come un'orchestra»,  spiega l'ufficiale Andrea Saia, «e il comandante è il nostro  direttore, che segue da terra tutti i nostri spostamenti, facendo in  modo che tutti suonino all'unisono e seguano la stessa melodia». I  volteggi, le manovre aeree e le lunghe scie colorate hanno una durata  complessiva di 32 minuti, compreso il decollo e l'atterraggio  dall'aeroporto d'Abruzzo.
 
 Il centro di coordinamento e controllo,  dove trovano posto le autorità dell'Aeronautica militare e le  istituzioni cittadine, è allestito sulla spiaggia libera all'altezza  dell'incrocio del lungomare con viale Muzii. In prima fila il sindaco Luigi Albore Mascia e il vice sindaco Berardino Fiorilli,  seguiti dagli assessori e dai rappresentanti delle istituzioni.  Soddisfatto il primo cittadino: «Più di centomila persone, sulla  spiaggia o sulle tribune dello Stadio del Mare, hanno assistito all'air  show», sostiene. «Nonostante le incertezze meteorologiche, le Frecce non  hanno tradito le aspettative e hanno regalato alla città un'emozione  unica che va ad aggiungersi a quelle che stiamo vivendo dall'inizio  dell'estate con una serie infinita di incredibili eventi».
YLENIA GIFUNI
(ilCentro, video youtube)