Sudtirol-Virtus Lanciano 1-0, frentani affondati da Ferrari

Super Iacobucci; nel primo tempo Turchi sbaglia un rigore

16 Ottobre 2011   18:25  

Cosa succede alla Virtus Lanciano? Gli uomini di Carmine Gautieri non sanno più vincere e, dopo la partenza sprint di inizio stagione, hanno collezionato solo un punto nelle ultime quattro partite.
La storia non cambia neanche al "Druso" di Bolzano, dove l'Fc Suedirol piega i frentani grazie ad una rete di Ferrari al 37' del primo tempo.
La partita. I biancorossi, reduci dal bel successo ottenuto contro il Portogruaro e dal pareggio ottenuto a Barletta, deve rinunciare agli infortunati Albanese e Bacher, nonchè agli squalificati Kiem e Chinellato, con il febbricitante Calliari che va in panchina. Mister Stroppa ritrova Iacobucci in porta e schiera Iaconi in difesa insieme a capitan Cascone.
Gautieri può far affidamento sull'intera rosa e, per questo, l'allenatore rossonero torna alla "formazione tipo" che gli ha regalato i dodici punti nelle quattro vittorie iniziali.
L'avvio di match è piuttosto noioso, con i locali che provano a farsi vedere un con maggiore frequenza nella metà campo frentana. La prima fiammata della gara arriva al 7' quando Furlan serve il pallone a Ferrari, il cui destro a spiovere – deviato – finisce di un niente alto sopra la traversa, dando l’illusione del gol.
E' il campanello d'allarme per la squadra di Gautieri che prova a rispondere: D'Aversa ci prova su punizione, ma Iacobucci è bravo a respingere non senza affanno.
A questo punto la partita scende d'intensità e proprio nel momento in cui lo 0-0 del primo tempo sembra essere scritto ecco che arriva il gol dei tirolesi: Fischnaller si incunea prepotentemente in area dalla sinistra e serve a Ferrari l'assist che vale l'1-0. La risposta della Virtus non si fa attendere ed arriva neanche 3'minuti dopo: Cascone tocca di mano nel tentativo di fermare Improta, ma dal rigore che ne consegue non arriva il pareggio perchè Turchi si fa ipnotizzare da Iacobucci, mandando alle ortiche l'occasione per il pari.
Come al solito il Lanciano prova a prendere in mano la gara e riesce ad impensierire in un paio di occasioni la difesa dei padroni di casa: prima Improta gira debolmente di testa verso la porta, poi Iacobucci è costretto ancora agli straordinari da una nuova girata aerea questa volta di Chiricò.
Tuttavia i tirolesi riescono nell'amministrazione del gioco senza correre ulteriori rischi e, anzi, a due minuti dal novantesimo sfiorano il gol con il colpo di testa di Pfitscher neutralizzato dal grande intervento di Aridità. Finisce 1-0 per l’FC Sudtirol, che conquista il suo quarto risultato utile e la terza vittoria più un pareggio nelle ultime quattro gare casalinghe, nelle quali la porta di Iacobucci è sempre rimasta inviolata. Numeri importanti, come i sette punti conquistati nel breve volgere di una settimana.
Stesso discorso non può essere fatto per la Virtus che, in una settimana, ha quasi totalmente vanificato gli sforzi fatti nel primo mese di lavoro: l'ultima vittoria dei frentani, infatti, risale al 25 settembre quando sconfissero 2-1 il Barletta. Nonostante ciò, i rossoneri possono tirare un sospiro di sollievo grazie ai risultati provenienti dagli altri campi: i frentani, infatti, restano aggrappati alla erza posizione seppur in coabitazione di Carrarese e Siracusa.

FC SUDTIROL-VIRTUS LANCIANO IL TABELLINO

FC SUDTIROL (4-2-3-1): Iacobucci; Grea, Cascone, Iacopini, Martin; Furlan, Uliano, Schenetti (66'Chiavarini), Fischnaller, Campo (6'Fink); Ferrari (69' Pfticher). A disp.: Miskiewicz, Franchini, Santonocito, Calliari. All.: Stroppa

VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Aridità; Vastola, Massoni, Amenta, Mammarella; Capece, D'Aversa, Volpe (79' Tarquini); Turchi (59'Titone), Pavoletti, Improta (61'Chiricò). A disp.: Amabile, Rosania, Aquilanti, Novinic. All.: Gautieri

Arbitro: Diego Roca di Foggia  
Reti: 37' Ferrari (FCS).
Note:  ammoniti Cascone (FCS), Amenta (L), Vastola (L), Capece (L), Titone (L), Iacobucci (FCS). Spettatori 1256, compresa quota abbonati 532. Turchi sbaglia un rigoere al 41' del primo tempo.

Daniele Polidoro


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