"Sull'incidente della Costa Concordia sarà avviata una procedura d'inchiesta"

14 Gennaio 2012   10:40  

Le Capitanerie di porto e le Guardie costiere avvieranno una procedura d'inchiesta sull'incidente marittimo di stanotte. Ad annunciarlo è il comandante Filippo Marini del comando generale delle Capitanerie di porto con sede a Roma. "Non abbiamo idea della causa del sinistro che verrà verificata appunto dall'inchiesta" spiega Marini.

Che però non dissipa i dubbi sulla tempestività dell'allarme lanciato dalla Costa Concordia, un particolare che invece moltissimi passeggeri hanno messo in luce ritendendo di essere stati trattenuti inutilmente a bordo più del tempo necessario. "L'allarme arrivato alla Capitaneria ha fatto scattare immediatamente il piano di soccorso, che è stato coordinato dalla Capitaneria di Livorno, dato che in caso di incidente in mare la legge attribuisce questa facoltà alla Capitaneria più vicina. Sappiamo che la nave ha imbarcato acqua perchè ha avuto un problema e che il comandante ha avvicinato il più possibile l'imbarcazione alla costa del Giglio. Questo ha giocato a nostro favore perchè il tratto di mare da percorrere si è ridotto e a nostro favore ha giocato anche la buona condizione del mare. Sul posto sono arrivate motovedette da Porto Santo Stefano, Livorrno, Portoferraio, Civitavecchia e Fiumicino. Sono partiti anche elicotteri dalla nostra base di Sarzana e sub da Genova, San Benedetto del Tronto e Napoli. Insieme a noi hanno lavorato forze di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Forestale. Sono state anche "ditottare" tutte le navi che transitavano nella zona, che hanno partecipato alle operazioni di soccorso".

Fino a questo momento sono sbarcati a Porto Santo Stefano circa 2000 passeggeri, quindi la metà è ancora ferma nell'isola del Giglio.

(Repubblica.it)


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