Sulmona: pezzi di bare nei cassonetti esterni al cimitero. Tra i fiori secchi, l'inquietante visione

09 Giugno 2011   10:09  

Una visione che ha dell'inquietante.

Quando si visita un cimitero, affranti, molto spesso, per la visita a chi ha lasciato questa terra, ci occupiamo di togliere i fiori secchi che sembrano offendere la memoria dei defunti, per abbellire quell'ultima dimora dei nostri cari. E i fiori si buttano nei cassonetti, i fiori, non rifiuti speciali.

A Sulmona i visitatori invece, nei cassonetti all'esterno del cimitero, non hanno trovato fiori secchi buttati ma bare fatte a pezzi. Un visione inquietante. Prima di tutto perché trasmette un senso di violazione, ma soprattutto perché si tratta di rifiuti speciali, che nel caso specifico rientrano comunque nell’insieme di quelli sanitari.
Intere parti in legno, da cui si riesce benissimo a distinguere la particolare forma delle casse funerarie. In fondo al cassonetto anche dei grossi chiodi e dei lembi di stoffa, probabilmente porzioni della tappezzeria interna delle bare.
Dal settore rifiuti del Comune fanno sapere che si tratta di una pratica usuale in attesa che arrivi la ditta specializzata- già incaricata - per il conferimento nei siti dedicati, visto che si tratta di rifiuti speciali. Nell'attesa si conferiscono nei cassonetti per non essere lasciati a terra.

Sono gli stessi custodi del cimitero a riferire di una prassi in caso di inumazione, quando cioè le bare vengono messe sotto terra.
In questo caso, dopo dieci anni si procede all’esumazione.
Più lunghi i tempi (fino a 30 anni circa) in caso di tumulazione, con le bare poste in un loculo o in una tomba privata.


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