Svolta nel caso Alina: periti si scontrano sulle cause della morte

25 Febbraio 2025   19:30  

Confronto acceso tra esperti in aula: morte naturale o omicidio? Le perizie divergono sul decesso di Alina Cozac.

Nel processo per la morte di Alina Cozac, la 41enne di origine rumena trovata senza vita nella sua abitazione di Spoltore nel gennaio 2023, si è svolto un acceso confronto tra i periti della difesa e dell'accusa presso la Corte d'Assise di Chieti. La difesa, rappresentata dagli anatomopatologi Antonio Perna e Maurizio Saliva, sostiene che Alina sia deceduta per cause naturali, attribuendo il decesso a patologie preesistenti come coronarite e polmonite, che avrebbero potuto provocare un'aritmia fatale. Questa tesi è stata ribadita dall'avvocato difensore Michele Vaira, il quale ha dichiarato che i medici incaricati sono certi della morte naturale di Alina.

Dall'altra parte, il professor Ildo Polidoro, perito dell'accusa, ha escluso la presenza di asfissia meccanica e ha sottolineato che l'autopsia indica una morte rapida e inattesa non riconducibile ad altre patologie. L'avvocato di parte civile Valter Biscotti, rappresentante delle sorelle di Alina, ha contestato le affermazioni della difesa, evidenziando che i risultati dell'autopsia suggeriscono una causa diversa dalla morte naturale.

Il prossimo appuntamento in aula è fissato per il 25 marzo, quando inizierà la fase di discussione del processo. Nel frattempo, l'imputato Mirko De Martinis, compagno della vittima, continua a proclamarsi innocente, mentre le famiglie coinvolte attendono con ansia l'esito del procedimento giudiziario.


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