Taffo: "Economia abruzzese al collasso" - Castiglione risponde

01 Ottobre 2010   16:00  

L'assessore allo sviluppo e all'Innovazione Alfredo Castiglione respinge al mittente le critiche di Angelo Taffo (Confartigianato)
e Daniele Giangiulli (segretario Associazione degli Artigiani) che in una nota hanno parlato di "Economia abruzzese al collasso". "I problemi dei cittadini abruzzesi, specie quelli economico-finanziari - ha dichiarato l'assessore Castiglione -non sono stati affatto ignorati da questa Giunta e e dall'Assessorato allo Sviluppo Economico. Voglio solo ricordare - che la nostra è una Regione commissariata e che non può quindi disporre di risorse finanziarie endogene per lo sviluppo economico. Sappiamo tutti purtroppo che in Abruzzo si pagano gli addizionali Irap e Irpef più
alti d'Italia, a causa del ripianamento del debito della sanità. Se però continuiamo - prosegue ancora Castiglione - a fare la politica di colui che guarda dallo specchietto retrovisore, non riusciremo mai a guardare oltre e a renderci conto che fino a quando non riusciremo a destinare le risorse endogene verso il territorio.
Ma una parte delle misure Por-Fesr, sarà destinata ai consorzi Fidi per il loro patrimonio sociale, e per renderli più forti finanziariamente e competitivi verso il mondo bancario, in modo da poter prestare maggiori garanzie al mondo che produce.
Materialmente attraverso quei Confidi che rispetteranno i limiti e i parametri della legge approvata qualche mese fa, e i cui effetti si vedranno non prima di qualche anno, si potrà accelerare questo processo. Altre misure Por-Fesr saranno a breve destinate alla ricerca di servizi, assieme alla costituzione dei poli di innovazione. Che poi - spiega ancora l'assessore allo Sviluppo - il pacchetto anticrisi non stia dando gli effetti desiderati, lo si deve soprattutto alla scarsa attenzione che il mondo bancario ha dato e sta dando in questo momento al territorio, visto
che solo due o tre istituti hanno aderito sia al consolidamento, che al pagamento del mutuo prima casa, nonostante l'Abi avesse sottoscritto le convenzioni, garantendo l'adesione delle banche abruzzesi. In questo caso - conclude l'assessore Alfredo Castiglione - stiamo riattivando il tavolo di lavoro per far meglio comprendere e assimilare i provvedimenti". Un passo importante della nota dell'assessore Castiglione riguarda il problema L'Aquila.
"Per il capoluogo di Regione, l'assessorato allo Sviluppo ha infatti destinato, nell'ambito della rimodulazione, oltre 46 milioni di euro di risorse derivanti dai Fondi Por-Fesr, di cui 35 milioni per far ripartire le aziende che avevano subito danni dal terremoto e 11 milioni per la creazione di nuove aziende".

 

Angelo Taffo: l'economia abruzzese al collasso

"Lo sconcertante spettacolo che sta offrendo la politica regionale non deve assolutamente distogliere i nostri amministratori dai problemi reali che affrontano quotidianamente i cittadini abruzzesi".E' laconico Angelo Taffo, presidente regionale di Confartigianato che, con i dati Istat alla mano, chiede al governo regionale ed all'Assessore alle attivita' produttive, Alfredo Castiglione, "una politica di responsabilita'". I dati Istat parlano da se': l'Abruzzo e' la regione d'Italia piu' colpita dalla recessione. La flessione del PIL nel 2009 e' stata del 6,9% rispetto ad una media nazionale del -5% (e del Mezzogiorno del -4,3% ) e la disoccupazione in Abruzzo e' passata dal 7,6% del secondo trimestre 2009 al 9,4% del secondo trimestre 2010; nel 2007, il Centro studi di Confartigianato ha rilevato che l'Abruzzo ha avuto l'IRAP piu' alta d'Italia, con un'aliquota media del 5,13%.

"Finora poco o niente e' stato fatto da parte della regione per tentare di risolvere la crisi di liquidita' che attanaglia le imprese" - afferma Daniele Giangiulli, segretario dell'associazione degli artigiani-. Il pacchetto anticrisi proposto dalla regione e' stato un vero e proprio fallimento. Confartigianato - aggiunge il segretario - ha piu' volte suggerito all'assessore Castiglione un provvedimento di consolidamento dei Consorzi Fidi, veri e propri ammortizzatori sociali in momenti di crisi, attingendo dai fondi FESR, ma ad oggi non si vede ancora nulla, l'economia abruzzese e' al tracollo e le attivita' continuano a chiudere". Per il segretario: "E' indispensabile concentrarsi su provvedimenti concreti che siano di reale sostegno alle imprese artigiane: sbloccare, ad esempio, subito i fondi FAS o affidare la ricostruzione nel territorio aquilano riservando una quota di appalti alle imprese locali".

"L'Aquila e' la provincia che piu' di tutte sta vivendo una fase a dir poco drammatica - conclude il presidente Taffo -. Il governo regionale dovrebbe fare al piu' presto un censimento sulle capacita' reddituali degli aquilani, poiche' migliaia di essi, dal giorno del sisma, sono senza lavoro e prima o poi questo problema verra' a galla e si dovra' affrontare con strumenti adeguati. E' inutile ricostruire le case se poi, per lavorare, la gente e' costretta ad andar via".


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