Tagli ai trasporti locali: i sindacati proclamano lo sciopero
Venerdi' nero per gli utenti di autobus, treni locali e metropolitane. Le sette sigle sindacali dei 250.000 lavoratori del trasporto pubblico locale hanno confermato lo sciopero del 31 marzo e del 1 aprile per il rinnovo del contratto di lavoro e contro i tagli al settore.
La conferma e' arrivata da una conferenza stampa unitaria di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa Trasporti, Faisa-Cisal, Fast-Confsal sulla vertenza mobilita' e lo sciopero di 24 ore di Ferrovie e Trasporto pubblico locale previsto dalle 21 di giovedi' 31 marzo alla stessa ora di venerdi' 1 aprile.
La mobilitazione ha il duplice obiettivo di scongiurare i tagli al trasporto pubblico e concludere la vertenza del contratto della mobilita', scaduto da oltre due anni.
I due temi della protesta sono strettamente connessi visto che la riduzione delle risorse per il trasporto pubblico creera' ulteriori difficolta' al rinnovo dei contratti di lavoro scaduti nel dicembre 2007. In tema di risorse, i timori dei sindacati riguardano soprattutto le decisioni delle regioni.
A livello nazionale i tagli previsti dalla manovra correttiva, spiega il segretario nazionale della Filt-Cgil, Alessandro Rocchi, erano pari a 1.675,3 milioni di euro su un contributo pubblico di sette miliardi (cinque per i contratti di servizio con le regioni e due per il finanziamento dei collegamenti ferroviari).
In virtu' dei parziali reintegri per 850 milioni (425 nel maxi emendamento alla legge di stabilita', 400 milioni previsti dall'ipotesi di accordo Stato-regioni e 25 milioni drenati dal fondo per gli ammortizzatori sociali non utilizzati dalle regioni) i tagli residui sono pari a 823,3 milioni.
"Il problema, al di la' di una ulteriore riduzione di 200 milioni per una contrazione delle accise sui carburanti - spiega il dirigente della Cgil - e' che alcune regioni, soprattutto del centro sud, possano utilizzare le risorse destinate al trasporto locale ad altre esigenze come il ripianamento del deficit sanitario con una ulteriore riduzione dei trasferimenti alle aziende di trasporto pubblico locale".
