Ieri sera si è tenuto un incontro molto partecipato per numeri di presenze ed interventi, tra Provincia, docenti e dirigenti della scuola, presso la sala Giunta della sede della presidenza in piazza Palazzo 30.
L’incontro rientra nel percorso di concertazione iniziato dalla Provincia per discutere e recepire nella maniera meno penalizzante possibile per gli alunni, i docenti ed i territori, i tagli alla scuola imposti dal Governo.
Erano presenti all’incontro la presidente Stefania Pezzopane, l’Assessore provinciale all’edilizia scolastica Benedetto Di Pietro, il dirigente del settore Vincenzo Mazzotta, la funzionaria Patrizia Di Gregorio, i consiglieri proviniciali Gabriele Perilli e Berardino Franchi, i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Provinciale Rita Vitucci, Sandra Parisse, Paolo Blasoni.
La Provincia ha ribadito ai presenti che la proroga al 31.12.08 del termine della presentazione del piano di dimensionamento scolastico, è insufficiente a garantire la predisposizione di un lavoro ponderato, così come sono insufficienti le deroghe legislative attualmente previste. La Presidente Pezzopane e l’Assessore Di Pietro hanno chiarito che la Provincia non ha ancora elaborato alcun documento, ma sta valutando le proposte avanzate dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dalle organizzazioni sindacali.
E’ stato inoltre chiesto ai sindaci del comprensorio di trasmettere all’Amministrazione provinciale le proposte di dimensionamento relative alle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado, di loro competenza. Queste, insieme alle proposte avanzate direttamente dagli istituti di grado superiore, costituirano la base di partenza per definire un piano provinciale di dimensionamento concordato e condiviso.
L’Assessore Di Pietro si è inoltre soffermato sulla necessità di istituire un tavolo di confronto permanente sulla scuola, per evitare che a distanza di anni, sia necessaria una nuova rivisitazione della rete scolastica provinciale.
Ancora una volta è saltata all’occhio la comune convinzione che, per peculiarità del tutto particolari, i territori montani dovrebbero rientrare in normative che deroghino dai tagli tout court pensati dal Ministro Gelmini.