A partire da aprile, la possibilità di viaggiare da e per Bergamo nella stessa giornata diventerà notevolmente più complicata, con la riduzione del 50% dei voli di ritorno per tre giorni alla settimana (martedì, mercoledì e sabato). Questa decisione è stata presa da Ryanair, la compagnia aerea low-cost che gestisce il 90% del traffico passeggeri all'Aeroporto d'Abruzzo.
Dal 31 marzo, il nuovo calendario prevede due voli giornalieri per Bergamo - alle 6:40 del mattino da Orio al Serio e alle 8 da Pescara - solo nei giorni del lungo weekend di lunedì, venerdì e domenica. Ne è previsto solo uno (di sola andata) nel mezzo della settimana. Questa mossa colpisce chi ha legami lavorativi o interessi al Nord, specialmente dopo la cancellazione di Ita Airways della rotta storica per Linate, rendendo il volo per Bergamo l'unico collegamento per Milano.
La decisione di tagliare il 50% dei voli di ritorno da Bergamo potrebbe essere attribuita a scelte commerciali e di mercato che guidano le strategie della compagnia irlandese. Un'ipotesi è che Ryanair, in attesa di una risposta ufficiale, potrebbe non disporre di un numero sufficiente di aeromobili per coprire tutte le rotte previste dalla primavera e preferisca dirottare quelli disponibili su linee più redditizie, dove è sicura di riempire gli aerei.
Questa decisione si aggiunge alla scelta di cancellare parte dei voli per Torino, annunciati e che dovevano essere ripristinati a marzo. La programmazione Ryanair prevede una sospensione dei voli per Torino ad aprile, maggio e ottobre, consentendo di raggiungerlo solo durante l'estate (da giugno a settembre).
La riduzione dei voli di ritorno da Bergamo e la cancellazione dei voli per Torino potrebbero avere un impatto significativo sulla mobilità e sugli affari, specialmente per coloro che dipendono dai collegamenti aerei per motivi professionali o personali.