Taglio del nastro Nuovo ospedale Sulmona, tra le proteste per declassamento nosocomio

05 Dicembre 2018   10:12  

Un taglio del nastro subissato da fischi quello che ha segnato il momento della consegna del nuovo edificio dell'ospedale dell'Annunziata, il primo ospedale antisismico d'Abruzzo.
Circa 200 persone tra cui anche un gruppo di associazioni cattoliche e di sindacati e movimenti civici hanno protestato con striscioni e cartelli per chiedere la classificazione di Primo livello per l'ospedale di Sulmona, così come era classificato prima del nuovo piano sanitario regionale in vigore dal 2016.

La cerimonia di riconsegna delle chiavi, perché l'inaugurazione vera e propria si svolgerà tra circa tre mesi quando tutti i reparti e servizi verranno trasferiti dal vecchio al nuovo edificio è avvenuta questa mattina alla presenza dell'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, del sindaco di Sulmona Annamaria Casini, accompagnata dai sindaci del comprensorio, il direttore della Asl Rinaldo Tordera e i rappresentanti delle ditte e degli istituti di credito che hanno reso possibile la realizzazione dell'opera.

Sono il nipote di un deportato e credo che ogni forma di dibattito va politicamente perseguita. Non condivido la loro posizione, ma è giusto raccontare anche un'altra storia, quella di 5 anni complessi, di Commissariamento, ma continuativi e senza arresti come in passato".
Così l'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, davanti alle contestazioni che hanno caratterizzato questa mattina, la riconsegna del nuovo ospedale di Sulmona. "Io ho sempre lavorato nella direzione nella quale, il territorio tutto, mi ha richiesto, ha argomentato e ha spinto. Ho sempre accompagnato senza preclusioni qualsiasi tipo di richiesta venisse dal territorio. Continuerò a farlo così come ho fatto sul punto nascita. Le persone di questo territorio possono confermarlo - prosegue Paolucci - così come ho lavorato su un contenuto su un'offerta ospedaliera che già vuole dimostrare una classificazione di primo livello che è già ampiamente riconosciuta nell'offerta dei reparti che abbiamo messo in campo per l'ospedale di Sulmona". 

"La riconsegna del primo ospedale antisismico d'Abruzzo è da accogliere con grande gioia e con i migliori auspici perché da questo bisogna ripartire in maniera decisa per poter ridare a questo territorio una sanità di alto livello a cui noi stiamo puntando già da diverso tempo". ha detto il sindaco di Sulmona, Anna Maria Casini. "Capisco l'apprensione dei cittadini che hanno protestato perché è da oltre 15 anni che questo ospedale viene svuotato, viene depauperato di risorse, di personale. Oggi voglio guardare questa giornata come un punto di partenza dove si possa ragionare su tutte le soluzioni proposte per dare lo slancio, sia in termini di gestione, primari e macchinari che stiamo aspettando da due anni, sia in termini di programmazione che coinvolga anche altri territori. L'ospedale di Sulmona oggi ha tutti i requisiti per essere al centro di un bacino molto più ampio - conclude la sindaca Peligna - in cui ci sia l'Alto Sangro, la Valle Subequana, l'Alta Val Pescara e che possa, con l'attuale normativa, consentire quel livello di classificazione che tutti auspichiamo". 

Questo è il punto d'inizio non è certamente il punto di arrivo. Il fatto di avere un ospedale così all'avanguardia, completamente antisismico, dotato di tecnologie d'avanguardia credo che sia un buon viatico per iniziare un nuovo modo di approcciare alla sanità, immaginando anche che ci sia un atteggiamento diverso da parte dei medici che già ci lavorano che credano ancora di più nella sanità locale e che siano in grado di trasferire messaggi positivi ai pazienti che, mi auguro, non andranno più via", ha detto il manager della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila Rinaldo Tordera. "Solo con un atteggiamento diverso dei medici queste strutture potranno essere utilizzate al meglio con i pazienti di questo territorio che torneranno nuovamente a rivolgersi a questo ospedale. Per quel che ci riguarda - conclude Tordera - abbiamo preso l'impegno di assumere grazie all'ultima delibera regionale per fare in modo che i reparti funzionino al meglio".

Tordera ha quindi annunciato che sono già stati stanziati 10 milioni di euro per la riqualificazione dell'area dove sorge il vecchio ospedale che sarà abbattuto e per la realizzazione di un elisuperficie. 



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