Tanti auguri nonna Eugenia: 100 anni per Eugenia Casale, cittadina doc di San Valentino

17 Settembre 2012   17:03  

Si è svolto venerdì 14 settembre a San Valentino in Abruzzo Citeriore un evento apparentemente ordinario, ma in realtà eccezionale sia per la modalità in cui si è svolto sia per la personalità della protagonista.

Difatti la festa organizzata per Eugenia Casale, autentica icona della comunità locale, ha avuto tratti di straordinarietà: è difficile infatti immaginare un tale riscontro da parte dei propri concittadini da parte di una persona che non ha mai ricoperto ruoli istituzionali o politici, ma che con il suo semplice modo di essere e di fare si è saputa far amare in modo incondizionato ed universale.

Personalmente inoltre abbiamo potuto riscontrare una rara e notevolissima lucidità, al di là dei comprensibili disturbi alla vista e all’udito che però non compromettono il piacere di un colloquio che in ogni caso è un arricchimento per chi ha i piacere di intavolarlo.

Alla festa tenuta in suo onore presso il locale di famiglia, lo splendido Hotel Ristorante Panorama (uno dei bastioni della buona cucina in Abruzzo) infatti c’è stata un autentica processione di persone, se ne calcolano circa 500, che hanno voluto renderle omaggio.

La Signora Eugenia, nata appunto il 14 settembre del 1912, figlia di Ubaldino ed Angela, ha avuto una vita ricca di grandi gioie ma anche di evidenti sofferenze, dovute evidentemente anche al difficile periodo storico che è coinciso con la sua giovinezza : molti i ricordi legati ad esempio addirittura alla fine della prima guerra mondiale, con la reminiscenza del suono delle campane a festa alle 4 del mattino che annunciavano la fine del conflitto; o al ricordo (che ancor oggi, raccontandolo, fa commuovere fino alle lacrime la signora) del ritorno del fratello (peraltro ancora in vita e residente in Australia e con il quale ha saputo avere un emozionante colloquio via Skype nella occasione n.d.r.) dalla Russia con le gambe ancora immobilizzate dal congelamento e la successiva rocambolesca fuga vestito da donna per sfuggire alle truppe tedesche di occupazione.

 

Poi i ricordi legati alle feste patronali di San Nicola e san Domenico, alla “leggendaria” figura di Don Domenico Cola, principale fautore della ristrutturazione della chiesa madre, ed i ricordi familiari più lieti del fidanzamento appena sedicenne e al matrimonio con Nicola Ascenzo nel ’33, ai suoi 7 fratelli e sorelle e ai 5 figli, alla pletora di nipoti e bisnipoti fino ad arrivare all’evento eccezionale della recente nascita della figlia di una bisnipote (dunque si è alla 5 generazione…….) con la quale ha avuto modo di scambiare molte gradite effusioni….

Alle domande sul segreto di tale longevità Eugenia si schernisce ammettendo però la importanza dell’affetto e della vitalità di cui si circonda, di una vita dedita al lavoro non trascurando però di menzionare anche qualche suo “peccatuccio” di gola (ama i peperoni arrosto e i bucatini in particolar modo…..) .

Al termine della festa molto suggestivo il lancio di cento lanterne rosse nel cielo stellato della Maiella, forse la vera madre di Eugenia, la montagna che ha saputo cullare e far crescere una vita che si è mantenuta sino ad un traguardo che, ne siamo certi, verrà ulteriormente spostato in avanti.

Tanti auguri nonna Eugenia !!!!




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