Il Tar sospende l'ordinanza del Comune di Pescara, ritenendo insufficiente la verifica dei livelli di rumore prima delle restrizioni per i locali di piazza Muzii.
La decisione del Tar di Pescara ha fatto esplodere la gioia di Confartigianato, che esulta per la sospensione dell'ordinanza comunale che imponeva il divieto di tavolini all'aperto dopo mezzanotte in piazza Muzii, una zona di Pescara caratterizzata dalla presenza di numerosi locali. La controversa ordinanza, che rientrava nel piano anti-rumore voluto dal Comune, aveva imposto il ritiro delle sedie e tavoli esterni e vietato l’asporto dopo la mezzanotte, pur consentendo la somministrazione di cibi e bevande all’interno dei locali.
Secondo Confartigianato, il Comune aveva adottato provvedimenti senza aver prima eseguito i rilievi fonometrici necessari a monitorare la situazione acustica reale. Questo aspetto è stato ribadito dal Tar, che ha giudicato inadeguata l'istruttoria fatta dal Comune, sottolineando che l’amministrazione avrebbe dovuto richiedere una nuova valutazione dei livelli di rumore all'ARTA prima di prendere qualsiasi decisione. Gli ultimi rilievi, infatti, risalivano al 2023, mentre i dati aggiornati sarebbero stati fondamentali per una corretta applicazione delle misure.
I giudici hanno sottolineato come l'attività di monitoraggio sia stata condotta solo dopo l’adozione delle restrizioni, evidenziando una "singolare inversione dell'ordine procedimentale". Inoltre, i rilievi successivi hanno rilevato un superamento sistematico dei livelli di attenzione per il rumore, dimostrando, secondo il Tar, l'inadeguatezza delle misure adottate per la tutela della salute pubblica. Tuttavia, pur riconoscendo che la protezione dell’ambiente e della salute sia un interesse primario, il Tribunale ha evidenziato come la limitazione della libertà economica deve essere giustificata da un monitoraggio accurato e tempestivo dei livelli di rumore.
Fabrizio Vianale, direttore di Confartigianato Pescara, ha commentato la sentenza, affermando che la scelta di attuare la misura durante il periodo natalizio era stata una decisione sbagliata per l'economia della città. "La magistratura ha finalmente riconosciuto i principi della nostra battaglia. Ora la situazione in piazza Muzii è cambiata, e l’amministrazione deve basarsi su dati aggiornati per adottare eventuali nuove misure", ha dichiarato Vianale. Il prossimo passo sarà il 18 aprile 2025, quando si discuterà nel merito del ricorso contro il piano antirumore e altre motivazioni aggiuntive.