Tares, De Santis apre al dialogo con i commercianti

"Applicate tariffe nazionali, ma si può trattare"

12 Marzo 2014   10:30  

Potrebbero esserci presto novità importanti per quanto riguarda la discussa questione Tares a L'Aquila, dove i commercianti hanno sin da subito dichiarato guerra alla tassa sui rifiuti solidi urbani.

In particolare, ha suscitato perplessità e malcontento il tariffario applicato dall'amministrazione comunale, che a detta delle associazioni di categoria andrebbe a favorire gli istituti di credito e le grandi superfici commerciali a svantaggio delle piccole imprese.

A fronte delle iniziative di protesta stabilite dale associazioni, con centinaia di commericanti pronti a scendere in piazza per protestare, l'assessore al Bilancio Lelio De Santis ha voluto invitare i commercianti alla calma: "Comprendo la rabbia, ma credo che la protesta sia andata oltre. Il Comune, dopotutto, si è limitato a segure la norma nazionale che ha trasformato la Tarsu nella Tares, applicando un nuove tariffario già prestabilito. Mi rendo conto delle difficoltà di alcuni esercenti, ma dobbiamo attenerci alle regole: la logica è quella secondo cui chi sporca di più paga di più, e l'obiettivo di chi amministra è quello di arrivare alla copertura finanziaria del costo del servizio".

L'assessore, tuttavia, non ha escluso a priori la possibilità che possa esserci un sia pur minimo margine di interpretazione delle norme: "Dobbiamo cercare di capire se all'interno del testo vi sono margini di manovra per poter attuare detrazioni sulla Tares a vantaggio di alcune categorie in sofferenza, e se si può attuare una riduzione sulle superfici calpestabili. Sono ipotesi ancora tutte da vagliare, ma intanto io inviterei ad evitare polemiche e guerre che non porterebbero a nulla. In ogni caso, c'è tutta l'intenzione di trovare una soluzione che sia compatibile sia con le esigenze dei commercianti che con quelle del bilanio comunale".


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