Tasse: la corsa contro il tempo del commissario e degli onorevoli

06 Novembre 2011   10:51  

''È giusto che il governo sappia che potrebbero esserci delle conseguenze estreme senza proroga tasse nel cratere sismico. Se dovessi dimettermi resterei presidente di Regione, ma con un forte risentimento.''. Il commissario Chiodi in questa disperata corsa contro il tempo conferma la minaccia di dimissioni se non arriverà la proroga delle tasse da restituire nel cratere sismico aquilano. La soluzione sarebbe un decreto legge, con l'ennesima sospensione di qualche mese, se va bene di un anno. L'ennesima gentile cocessione, accusa il sindaco Cialente, del governo agli aquilani e ad una città condannata a vivere alla giornata. Chiodi domani tornerà a Roma a perorare la causa, prevista la solita intercessione di Gianni Letta.

Il senatore Pdl Fabrizio Di Stefano ha intanto confermato che i tempi sono davvero stretti, ecco perchè non si può pretendere di inserire il provvedimento nel maxi-emendamento. Il coordinatore del Pdl abruzzese Filippo Piccone fa poi sapere: ''Il problema è la copertura e poi il tecnicismo legato allo strumento da utilizzare''. Gli onorevoli del Pdl promettono comunque di fare tutto il possibile.

Il Pd con Legnini insiste invece sulla necessità di risolevere la partita non con l'ennesimo decreto a tempo, ma con un provvedimento legislativo definitivo da inserire nel maxi-emedamento, risolvendo cioè finalmente il problema della copertura economica. I tempi ci sarebbero allungando i termini della proroga di un mese, con un'ordinanza di protezione civile.

'' Non si può a persevarare negli errori compiuti dal commissario Chiodi – spiega Legnini - cioè l'assecondare ogni volta la volontà del governo affermando ad ogni scadenza che tanto poi sarebbe stata trovata una soluzione.''

L'emendamento proposto da Legnini prevede una volta per tutte la restituzione in 10 anni al 40 per cento a partire dal 2014. Le risorse che servono per coprire il provvedmento andrebbero trovate con qualche misura aggiuntiva di contrasto all’evasione fiscale e di riduzione dei costi della politica.

Il consigliere regionale pdl Giuliante oggi in una nota spiega che la strategia annunciata era in realtà un'idea già presa in considerazione:

'' La proposta di un'ordinanza che esplichi i suoi effetti entro l'anno, spostando al
mese di Dicembre la data prevista per la restituzione delle tasse, come
"provvedimento tampone" per guadagnare il tempo necessario per una piú definitiva
soluzione del "problema tasse" è stata avanzata ieri, all'Aquila, su un tavolo
promosso dal senatore Piccone.
L'ha avanzata Lorenzo Santilli, Presidente della Camera di Commercio ed è stata
immediatamente sottoscritta da Gianfranco Giuliante e Piccone l'ha definita l'unico
escamotage possibile per prendere tempo e si è riservato di discuterne con i
colleghi parlamentari abruzzesi.
«Tale proposta - dichiara Giuliante - che ha un precedente in un provvedimento di
Bertolaso, è l'unica che senza copertura finanziaria (gli effetti si esplicano nello
stesso anno fiscale) consente di guadagnare tempo ad oras.
Il senatore Legnini, bruciando tutti, l'ha esplicitata. La sottoscrivo senza
tentennamenti.....il buon senso non ha colore politico!''


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