Tasse, si avvicina l'ora X. Apprensione e rabbia tra gli aquilani

I fatti oltre le parole dei politici

21 Ottobre 2011   23:55  

E' conto alla rovescia nel cratere sismico per la restituzione delle tasse non versate nel periodo di sospensione post sisma.

La restituzione delle tasse non versate nel periodo di sospensione post sisma, suddivisa in 120 rate, doveva iniziare il primo gennaio 2011. Il pressing delle istituzioni locali portò ad un rinvio al 31 ottobre, ma il provvedimento, non comportando variazioni nel bilancio dello Stato, ha mantenuto intatte le somme da restituire entro la fine dell'anno.

Una tegola, per decine di migliaia di cittadini, che in una unica soluzione sullo stipendio di novembre si vedranno trattenere le somme relative alle rate dei mesi tra gennaio e ottobre.

Ad oggi, non è stata accolta la proposta del parlamentare di opposizione Giovanni Lolli, e contenuta anche in una mozione approvata dal Consiglio comunale del capoluogo, che chiedeva una proroga di altri sei mesi, durante i quali si sarebbe dovuto affrontare il problema dell'abbattimento.

Neanche le dichiarazioni del commissario di governo Gianni Chiodi, che aveva assicurato una decurtazione pari al 60% delle somme da restituire hanno avuto seguito.

“Nel frattempo – fa sapere il segretario della Cgil Umberto Trasatti – i dati dell'Inps relativi al mese di settembre ci dicono che nella provincia dell'Aquila si sono abbondantemente superati i 6 milioni di ore di cassa integrazione (nell'intero 2008, prima del sisma, le ore sono state 850 mila); tutto ciò – rileva il sindacalista – vuol dire che in provincia 9.047 lavoratori e lavoratrici beneficiano di un ammortizzatore sociale, di questi oltre 5.000 hanno già perso il lavoro, mentre gli altri rischiano di perderlo nei prossimi mesi".

Ai microfoni di Abruzzo24ore.tv Americo Di Benedetto, presidente Ordine dei Commercialisti.

servizio Marco Signori
riprese e montaggio Alessandro Di Giacomantonio


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