Technolabs, cinquanta milioni per salvare ottanta dipendenti

17 Dicembre 2008   14:17  

Il piano industriale presentato dalla proprietà della Technolabs per il centro di ricerche aquilano è essenzialmente vincolato a cinquanta milioni di euro di finanziamenti pubblici che l'azienda pretende dalle istituzioni, statali ed europee, per mantenere il proprio insediamento in città, scongiurando così gli ottanta esuberi annunciati.

L'età media dei lavoratori, tutti ricercatori altamente specializzati, non consente il ricorso ad ammortizzatori sociali in grado di accompagnare i dipendenti all'età pensionabile, trattandosi in gran parte di quarantacinquenni. Degli ottanta esuberi annunciati trenta sono di carattere strutturale, cinquanta legati al progressivo esaurirsi delle commesse.

Nel centro di ricerche che progetta apparati telecomunicativi venduti in tutto il mondo sono impiegati 162 dipendenti che rischiano tutti di andare a casa, quando a fine 2009 si esauriranno le commesse ereditate dal gruppo Siemens al momento della cessione tre anni fa.

Sarebbero poi ancora allo stato embrionale i dieci progetti presentati dall'azienda per ottenere il finanziamento di cinquanta milioni, eventualità che aprirebbe la strada ad un circolo vizioso essendo il gruppo Compel a totale capitale privato.

Preoccupazione è stata espressa stamani dai sindacati, che sono tornati a chiedere alla politica di farsi garante affinchè gli eventuali finanziamenti siano vincolati allo sviluppo di progetti nello stabilimento aquilano.

Intervista a Raul Giorgi, Fiom Cgil.

(MS)


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