Un drammatico episodio di violenza domestica si è concluso con l'arresto di un cittadino albanese di 47 anni, accusato di aver tentato di uccidere la sua ex moglie a Pordenone. L'uomo, che non accettava la fine della relazione, è stato rintracciato e arrestato in un albergo di Teramo, dove si trovava per motivi di lavoro.
L’uomo era fuggito da Pordenone lunedì scorso, dopo aver brutalmente aggredito la ex moglie. Grazie a un'efficace operazione della Squadra Mobile, il 47enne è stato arrestato in Abruzzo. Gli agenti hanno dato esecuzione a un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dal Tribunale di Pordenone su richiesta della Procura, che ha riconosciuto la gravità degli atti intimidatori e persecutori compiuti dall’uomo.
Il culmine della vicenda è avvenuto lunedì, quando l'uomo si è appostato davanti all'abitazione della sua ex moglie. Al momento opportuno, l'ha assalita con estrema violenza. La donna è stata afferrata per il collo e strangolata per una decina di secondi, prima che l'aggressore le infliggesse una serie di colpi violenti, usando gomitate, pugni e persino delle chiavi che aveva in mano. L'attacco è stato interrotto solo grazie all'intervento dei vicini che hanno dato l'allarme. Le forze dell'ordine sono giunte sul posto poco dopo, ma l'uomo era già riuscito a fuggire.
Dopo la separazione dalla moglie, il 47enne aveva iniziato a perseguitarla con comportamenti sempre più intimidatori. Non riuscendo ad accettare la fine del loro matrimonio, aveva intensificato le sue minacce fino al drammatico tentativo di omicidio. Questo episodio rappresenta solo l'ultimo atto di una serie di atteggiamenti violenti e persecutori che avevano costretto la donna a vivere nel terrore.
In seguito all'aggressione, il Tribunale di Pordenone ha deciso di emettere un provvedimento di aggravamento della misura del divieto di avvicinamento, già in vigore, per proteggere ulteriormente la vittima da ulteriori minacce e violenze. Il tempestivo intervento delle forze dell'ordine ha permesso di rintracciare e arrestare l'aggressore, scongiurando il rischio di nuovi atti violenti.
Questo tragico episodio sottolinea l'importanza di interventi tempestivi e misure efficaci per contrastare la violenza domestica. L'arresto del 47enne albanese rappresenta un passo significativo nella tutela della vittima e nella prevenzione di ulteriori episodi di violenza, ma evidenzia anche la necessità di un impegno costante per garantire la sicurezza delle persone coinvolte in situazioni di pericolo. Le autorità continuano a lavorare per assicurare che giustizia venga fatta e che la vittima possa ricostruire la propria vita lontano da minacce e pericoli.