Gli agenti della polizia di Pescara dopo un inseguimento sono riusciti ad arrestare un giovane di origini albanesi, con l'accusa di tentata rapina a mano armata.
Il fatto è avvenuto nel capoluogo adriatico i, via Puccini, intorno alle 2 di notte, dopo aver ricevuto una segnalazione di un tentativo di furto di un veicolo, gli agenti del 113 sono intervenuti immediatamente, e hanno accertato che poco prima due persone erano state sorprese da un passante mentre armeggiavano all'interno di un veicolo. L'uomo ha poi riferito di essere stato minacciato dai 2 giovani che gli hanno puntato contro una pistola.
Acquisite le descrizioni dei malviventi, i poliziotti hanno rintracciato uno dei due vicino a uno stabilimento e lo hanno bloccato dopo un breve inseguimento, trovandolo in possesso della pistola semiautomatica carica, pronta a fare fuoco.
Il giovane, identificato per un albanese di 26 anni, irregolare sul territorio nazionale, è stato trovato anche in possesso di arnesi atti allo scasso, tra cui un passepartout per accensione auto, alcune pallottole e le chiavi di casa di Chieti Scalo dove gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato varia refurtiva, fra cui alcune decine di occhiali da sole di marca, telefoni cellulari, navigatori satellitari, macchine fotografiche, chiavette usb, portafogli, probabili proventi di furti su vetture e arnesi atti allo scasso (scalpelli in acciaio), oltre ad antenne di apparecchi jammer, coltelli multiuso, passamontagna e spinotto inibitore di batteria auto.
Per il 26enne è scattato l'arresto in flagranza di reato per concorso in tentata rapina aggravata, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione, nonché per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, e rinchiuso al San Donato.
Il complice, un albanese irregolare sul territorio nazionale, di 31 anni, è stato deferito all'autorità giudiziaria in concorso per gli stessi reati.