Teramo: contro divieto di manifestare manifestazione di consenso...

Rifondazione Comunista sfida con l'arma dell'ironia il prefetto Eugenio Soldà.
Dopo la firma dell’ordinanza, con la quale il rappresentante del governo dichiara "zona rossa" il centro storico, rendendolo inaccessibile a manifestazioni definite "problematiche", il partito di Ferrero annuncia una manifestazione di consenso.
Rifondazione annuncia, in modo provocatorio, una modifica allo scopo del sit-in previsto per sabato prossimo in piazza Orsini, che diventa così, una iniziativa di consenso al governo nazionale e alle amministrazioni locali.
Il provvedimento del prefetto, secondo il partito, impedisce di organizzare qualsiasi iniziativa di contestazione, anche se non comporti alcun rischio di violenze o disordini.
C'è un precedente. Rifondazione aveva presentato il 14 dicembre una prima richiesta per una manifestazione, destinata a evidenziare problemi economici e sociali di livello nazionale, che si sarebbe dovuta tenere il 18 dicembre. L’iniziativa doveva quasi coincidere con il primo anniversario dell’aggressione del 23 dicembre 2009 in cui tre giovani di un gruppo di sinistra furono feriti da alcuni coetanei di destra a Villa Pavone. Il prefetto in quella occasione non consentì lo svolgimento della manifestazione in centro.
"Avremmo dovuto farla alla Madonna delle Grazie - racconta il segretario comunale del Prc Filippo Torretta al quotidiano Il Centro - o aspettare gennaio".
Ma nel frattempo, il 23 dicembre, Soldà ha emesso il provvedimento che inibisce il cuore della città. "Qualunque forma di contestazione anche minima non può essere espressa in centro, dove a questo punto sono permesse manifestazioni di consenso" trae le conclusioni Torretta.
Così il 31 dicembre Rifondazione ha presentato una nuova richiesta di autorizzazione sempre per occupare piazza Orsini nel pomeriggio di sabato 8 gennaio, cambiando, stavolta, lo scopo della manifestazione, che diventa " un’iniziativa di consenso alle amministrazioni comunale, provinciale, regionale, al governo nazionale e a tutte le sue politiche, nonché occasione per esprimere la massima soddisfazione per la situazione socio-economica della popolazione".