Teramo, il bel gioco non c'é ancora ma il traguardo si avvicina

18 Febbraio 2014   14:08  

Sono davvero tre punti d'oro, quelli conquistati domenica da un Teramo che sta vivendo una fase di chiara involuzione e deve misurarsi con avversari rinforzati e supermotivati.

La squadra di Vincenzo Vivarini nella prima mezz'ora ha giocato non bene e deve ringraziare Federico Serraiocco, che ha impedito tre volte al Martina di andare in vantaggio, riscattando quindi la brutta prestazione di Ischia. I biancorossi alla distanza sono cresciuti, ma non hanno mai preso nettamente il sopravvento sugli avversari.

La partita è cambiata con gli innesti dalla panchina: quando sono entrati Luca Lulli e Nicola Fiore il centrocampo ha finalmente ingranato e nel finale Sassano ha messo in crisi i pugliesi con la sua velocità devastante. Se una squadra migliora dopo le sostituzioni, viene da pensare che la formazione iniziale sia sbagliata. In effetti Vivarini ieri ha dato l'impressione di volersi complicare la vita, in particolare escludendo dall'undici iniziale Lulli (l'unico regista in rosa) e mettendo la manovra in mano a due operai come Arcuri e Cenciarelli, che hanno giocato non bene. L'insistenza su Petrella e Casolla titolari non viene ripagata dai due con prestazioni all'altezza delle loro potenzialità: vista la concorrenza che hanno nei rispettivi ruoli, Vivarini dovrà pensarci su bene.

Al di là dei problemi del Teramo, ci sono i meriti del Martina. Rinnovata nel mercato di gennaio e molto ben messa in campo, la squadra pugliese è apparsa dinamica, compatta e lucida ed ha confermato che in questo girone ogni partita è dura.
 
Il Diavolo dunque non appare al meglio ma riesce a centrare l'ottava vittoria casalinga stagionale lanciandosi sempre di più verso la Lega Pro unica. Nel dopogara c'è un clima disteso tra i biancorossi. Il primo a parlare è il tecnico Vincenzo Vivarini: "Era una partita difficile e lo sapevamo. Il Martina si è rinforzato parecchio nel mercato di gennaio ed ha una difesa compatta e solida. Dopo aver subìto qualche ripartenza di troppo nel primo tempo, nella ripresa abbiamo preso in mano il gioco e con il passare dei minuti siamo riusciti a trovare il guizzo vincente. Dal punto di vista della brillantezza, quindi, sono tranquillo. Voglio fare un elogio a chi è subentrato. Sono soddisfatto, inoltre, dell'esordio di Masullo, terzino molto attento in fase difensiva".

"Il mancato ingresso di Bucchi? In settimana ha avuto un problema ad un occhio" - ha svelato Vivarini - "e per precauzione ho preferito tenerlo in panchina. Ho dato fiducia a Cenciarelli e Arcuri, a centrocampo, per premiarli dopo le ultime prestazioni". Sul traguardo finale, sempre più vicino: "Non facciamo calcoli. Bisogna continuare a vincere. Adesso pensiamo al derby contro il Chieti, nel quale non avremo tre pedine importanti (Petrella, Sassano e Masullo) per squalifica ed è un peccato".

Il brasiliano Dimas Oliveira Gonçalves si è presentato in sala stampa con il sorriso dei tempi migliori. Il gol di ieri interrompe un digiuno durato 70 giorni (dall'8 dicembre, doppietta in Teramo-Castel Rigone, ndr) ed è anche il primo realizzato di testa tra i professionisti. "Attendevo da tanto di ritrovare la via della rete" - ha affermato l'ex attaccante del Borgo a Buggiano - "e ci sono riuscito nel giorno in cui mia moglie è tornata allo stadio con i miei figli. La soddisfazione, quindi, è doppia. La dedica per il gol va a loro. In attacco c'è feeling con tutti i compagni. Il rinnovo di contratto (scade a giugno, ndc)? Non dipende da me. Ne parleranno il mio procuratore e la società. Io e la mia famiglia stiamo bene a Teramo".

Fabio Stante


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