Teramo: si auspica un 2013 con maggiore cattiveria agonistica

24 Dicembre 2012   15:03  

Il Teramo ha chiuso il suo 2012 subendo una netta ed ineccepibile sconfitta in trasferta contro la corazzata Salernitana.

Un 3 a 1 che non ammette repliche, che ha dimostrato una volta di più, oltre alle potenzialità "fuori categoria" dei granata di Lotito (gente come Ginestra e Montervino é davvero sprecata in Seconda Divisione), come il tecnico del Diavolo Roberto Cappellacci,  ferma restando la sua competenza e professionalità, abbia ancora diverso lavoro da fare prima di poter affermare di aver definitivamente risolto i problemi della squadra. Sembra superata l'allergia in zona gol, grazie al rientro di Bucchi, a segno per tre volte nelle ultime due partite, ma resta il dilemma di migliorare sotto il profilo della cattiveria agonistica, del dare l'anima in campo. Lo si é visto in diverse occasioni, ultima la trasferta di Salerno, in cui é stato letteralmente regalato un tempo ai padroni di casa: passi che si giocavacontro iprimi della classe ed una sconfitta ci poteva benissimo stare, ma contro altri avversari certi atteggiamenti potrebbero essere assai meno tollerati dal passionale presidente Campitelli, il cui rapporto con Cappellacci ha già vissuto, non più di un mese fa, giorni difficili a causa di incomprensioni reciproche. Per raggiungere una tranquilla salvezza o, addirittura, cercare di inserirsi in zona play-off (dopotutto, distante appena tre punti), bisognerà cercare di mettere in campo sempre lo stesso atteggiamento visto nel match contro il Foligno.

La proprietà, dal canto suo, non sembra voler lasciare nulla di intentato per facilitare il lavoro di Cappellacci: lo dimostrano i recenti acquisti di Olcese ed Ambrosini dall'Ancona, e chissà che il mercato di gennaio non porti altre novità tra le fila dei biancorossi.


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