Stellantis Termoli prepara 200 uscite incentivate e trasferimenti a Torino. Sindacati Molise chiedono all’AD Filosa un tavolo per nuovi prodotti urgenti.
Lo stabilimento Stellantis di Termoli si trova al centro di una fase critica: ben 200 lavoratori — tra operai e impiegati — sono stati dichiarati in surplus dopo la chiusura del reparto storico “Fire”, e saranno incentivati all’uscita entro il 30 settembre 2025. Parallelamente, circa 180 dipendenti sono stati spostati temporaneamente a Torino, riducendo l’organico locale da 1.920 a circa 1.720 persone entro fine estate.
L’arrivo del nuovo cambio eDCT, atteso per la metà del 2026, non è previsto prima di allora, suscitando crescenti preoccupazioni tra i sindacati. La Uilm Molise, guidata dal segretario Francesco Guida, ha sollecitato un incontro diretto con l’amministratore delegato Antonio Filosa per valutare l’assegnazione di nuovi prodotti alla fabbrica, necessari per evitare un ulteriore svuotamento dell’organico.
L’accordo sulla fase di esubero prevede incentivi economici differenziati: mensilità aggiuntive (fino a 33 per chi ha più di 55 anni) e bonus in contanti tra 20.000 e 30.000 euro lordi. Per coloro che matureranno il diritto alla pensione entro 48 mesi, è previsto un incentivo pari al 90% della retribuzione lorda più Naspi, con eventuale copertura contributiva supplementare fino a 24 mesi.
Questa pre-intesa, siglata anche con coinvolgimento di altre sigle sindacali come Fim e Fismic, include la possibilità di ulteriori uscite volontarie qualora non vengano assegnate nuove commesse.
Nel frattempo, Stellantis sta predisponendo le infrastrutture necessarie per la produzione del cambio eDCT, con l’obiettivo di raggiungere una capacità produttiva di 300.000 unità annue, inserendo Termoli tra i poli produttivi avanzati del gruppo, insieme a Mirafiori e Metz