"Terremoti e calamità, che fine fanno i soldi delle donazioni?"
"Dove vanno a finire le donazioni che i cittadini generosamente elargiscono in occasione delle calamita’ naturali? Chi gestisce questi soldi, quali meccanismi democratici tutelano le vittime delle calamità naturali assicurandone la partecipazione in tutte le decisioni che ne stabiliscono la destinazione, chi controlla come vengono spesi?". Se lo chiede Carlo Costantini, capogruppo Idv in Consiglio regionale.
"Ho denunciato, solo per fare un esempio, innumerevoli volte che se chi ha donato per il terremoto de L’Aquila avesse saputo che i suoi soldi sarebbero finiti in ettari ed ettari di piastre di cemento armato sulle quali Berlusconi ha realizzato il Progetto C.a.s.e., di certo avrebbe trovato forme migliori per sostenere i terremotati.
Ed oggi, nella comunicazione che promuove le donazioni a favore dell’Emilia, mi sembra scorgere le stesse ambiguita’, le stesse omissioni che avevo denunciato per L’Aquila, che mi fanno di nuovo immaginare che, se oggi l’immagine del dolore induce i cittadini a donare, domani le donazioni potrebbero prendere le strade piu’ diverse, sulla base di scelte calate dall’alto, senza che chi dovrebbe beneficiarne possa dire la sua.
La questione e’ tornata di attualita’ grazie alla denuncia di noto quotidiano che ha rivelato che ben 5.000.000,00 di euro di donazioni, provenienti dagli sms pro terremoto de L’Aquila e destinati agli aquilani, sarebbero ancora nelle mani delle banche; in particolare sarebbero nella disponibilita’ di un consorzio padovano specializzato in microcredito.
La verità - conclude Costantini - è che ormai, vista l’esperienza de L’Aquila e constatato che potrebbe ripetersi anche per l’Emilia, occorre una legge specifica per disciplinare i meccanismi di incasso e di spesa. Una legge che obblighi a dichiarare preventivamente la destinazione specifica che avrà la donazione (a tutela di chi dona) e che assicuri partecipazione democratica delle vittime sia nella fase della scelta della destinazione, che nelle fasi successive della spesa e del controllo (a tutela di chi dovrebbe beneficiare della donazione)".
